sindaco di Empoli Brenda Barnini, delegato per l’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa per casa e immigrazione parla del progetto Sprar. Commenta la presentazione al Ministero dell’Interno della domanda per il rinnovo del progetto di accoglienza per i prossimi tre anni. Il Servizio di protezione richiedenti asilo e rifugiati scadrà infatti nel prossimo maggio 2020, dopo l’attivazione risalente allo stesso mese del 2017.
«Negli ultimi tre anni il progetto SPRAR ha rappresentato uno strumento importante di integrazione per decine e decine di cittadini stranieri. – dice Barnini- Ben 132 su 140 ospiti del progetto in questi anni provenivano da quel sistema dei CAS del territorio che ha mostrato invece tanti limiti.
I 140 – spiega ancora Brenda Barnini – hanno potuto tutti fare esperienze lavorative, hanno appreso l’italiano e sono stati assistiti dal punto di vista sanitario. I Comuni sono gli unici soggetti in grado di promuovere percorsi di integrazione reali basati sulla lingua, l’inserimento sociale e lavorativo e sulle relazioni dal basso.
Adesso proprio perché il progetto ha funzionato e ha visto impegnati professionisti della mediazione, psicologi, legali vogliamo farlo crescere e migliorare. Per questo abbiamo partecipato al bando del ministero chiedendo di aumentare le risorse a disposizione. Non esiste integrazione senza un investimento serio sulle condizioni di partenza delle persone e sulla capacità di rimozione degli ostacoli soprattutto quelli della lingua e della conoscenza del contesto. Questo è un modo responsabile e concreto di farsi carico del tema dell’immigrazione fuori dalla propaganda e dalla demagogia».
Il finanziamento richiesto supera i 3 milioni di euro. L’Unione è pronta a aumentare la quota di 300.000 euro, attraverso una quota oraria del proprio personale per la gestione.
Il costo totale è di 1.141.537 euro all’anno. I beneficiari dei servizi di accoglienza rimarranno 75, suddivisi in dieci strutture situate nei Comuni di Empoli, Castelfiorentino, Certaldo e Fucecchio. La gestione è affidata ad un raggruppamento costituito da Oxfam (capofila), Misericordia di Empoli e Certaldo e Coeso. L’Unione è il soggetto responsabile del progetto Sprar.
L’ufficio politiche abitative e immigrazione dell’Unione sta portando avanti tutta la pratica.