Diventato noto già nel 2010 per la vicenda della sposa bambina come “lo sposo bambino”, da adulto, ha iniziato a dedicarsi a furti e rapine seriali. Questa mattina all’alba la cattura da parte della Squadra Mobile.
Questa mattina, la Polizia di Stato di Pisa ha dato esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pisa, nei confronti di uno straniero di nazionalità macedone, di 24 anni per l’espiazione della condanna definitiva alla pena di 5 anni di reclusione.
L’uomo, all’epoca ragazzo, era già noto nel 2010 quando vennero avviate dalla Squadra Mobile le indagini su una famiglia del campo nomadi di Coltano, i cui membri erano stati indagati per riduzione in schiavitù e tratta di essere umani, per aver costretto una bambina di appena 15 anni, di nazionalità kossovara ad unirsi in matrimonio con loro figlio, dopo aver pagato del denaro alla famiglia di appartenenza, portandola dai Balcani a Pisa. L’indagine, alla fine, portò alla condanna dei membri per il solo reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Nel frattempo lo “sposo bambino” è cresciuto, iniziando così la sua carriera criminale. Infatti, dal 2011, è stato più volte arrestato per reati contro il patrimonio, commessi non solo nel territorio pisano, ma in tutta la regione Toscana, insieme ad altri complici del campo, alternando così i periodi di detenzione a quelli di libertà, nell’ambito dei quali, abitualmente, delinqueva.
Nel 2012, appena diciassettenne, è stato per la prima volta tratto in arresto per un furto in abitazione, commesso in via Pergolesi a Pisa. Nel 2014 a Firenze, è stato tratto in arresto per un altro furto in abitazione, dopo essere stato colto in flagranza dalla Polizia di Stato mentre tentava di segare le sbarre della finestra di un appartamento. Nel 2016 ha tentato di rapinare un automobilista della propria fiat Panda nella città di Livorno. Nel 2017 è stato arrestato per una rapina in appartamento in Ponsacco e, a luglio dello stesso anno, per un furto in abitazione a Follonica. Ai fatti rappresentati, devono essere associati, le numerose denunce per ricettazione dallo stesso ricevute le volte in cui è stato trovato in possesso di refurtiva. Ma il reato maggiormente perpetrato dal soggetto è quello di guida senza patente. Infatti, dal 2011 ad oggi è stato denunciato per circa 25 volte.
Questa mattina all’alba, gli uomini della Squadra Mobile si sono presentati al campo nomadi di Coltano e hanno dato esecuzione al provvedimento di condanna a 5 anni di reclusione, portando l’uomo in carcere al Don Bosco di Pisa dove attualmente è recluso. Il provvedimento in parola riguarda però soltanto alcuni dei numerosi reati commessi dal macedone, poichè molti dei suoi processi penali, iniziati a seguito delle indagini della Polizia, sono ancora in corso di definizione.