Arrestata 53enne per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Denunciata anche per maltrattamenti in famiglia ed oltraggio a pubblico
ufficiale.
Nella serata di ieri, a seguito di richiesta pervenuta sul numero di
emergenza 112, due equipaggi del Nucleo Radiomobile di Firenze venivano
inviati presso un appartamento in Via San Domenico per una lite in
famiglia.
Giunti tempestivamente all’interno dell’appartamento, i militari
trovavano la richiedente, una donna 53enne italiana in evidente stato di
ubriachezza, con suo padre e la figlia di 13anni, che subito spiegavano
di essere stati da poco aggrediti verbalmente e fisicamente per futili
motivi.
Gli operanti, ricostruita la vicenda, acclaravano che la donna, con
problemi di alcolismo, aveva avuto una discussione in casa con il padre a
causa di un elettrodomestico rotto, a seguito della quale aveva
aggredito con uno schiaffo sia lui che la figlia postasi in difesa del
nonno.
I militari, dopo essersi sincerati sulla condizione di salute dell’uomo,
subito si attivavano in tutela della minore e, dopo aver richiesto ed
ottenuto l’intervento sul posto di personale sanitario del 118,
conducevano la bambina all’ospedale Meyer di Firenze con la madre che,
seppur inizialmente non concorde, acconsentiva a farla visitare. La
donna però, non volendo che la bambina venisse a contatto con i medici
per timore che raccontasse la sua verità, una volta in ospedale cambiava
idea rifiutandosi di farla visitare.
I militari, in attuazione del protocollo d’intesa per la repressione e
trattamento degli abusi sui minori, comunicavano alla madre che la
figlia sarebbe stata visitata anche senza il suo consenso, invitandola
infine a seguirli in caserma per gli accertamenti di rito. La donna
andava in escandescenza. I militari tentavano di calmarla ricevendo
minacce e insulti e, mentre cercavano di farla salire in macchina, un
morso ad un braccio ed un calcio al costato. L’aggressività della donna
veniva infine contenuta e, seppur con delle contusioni, i militari
proseguivano l’attività dichiarando in arresto la donna e
contestualmente denunciandola a piede libero per oltraggio a pubblico
ufficiale e maltrattamenti in famiglia. La minore, una volta dimessa,
veniva affidata ad un parente che si prendeva cura di lei mentre la
madre, condotta in camera di sicurezza, verrà giudicata con rito
direttissimo nella giornata odierna.