Nell’ambito della campagna dei Carabinieri volta al contrasto alla contraffazione nella filiera alimentare denominata “Opson XIII”, i militari del NAS di Livorno (Nucleo Antisofisticazione e Sanità) hanno eseguito un’ispezione all’interno di una struttura turistico-ricettiva di Piombino. A seguito di un controllo per verificare il rispetto della normativa vigente e prevenire potenziali rischi per la salute pubblica, i carabinieri hanno accertato che all’interno dell’esercizio erano conservati, per la somministrazione ai clienti, prodotti alimentari refrigerati (carne, ittici e prodotti da forno) privi di tracciabilità che consentisse di verificarne la provenienza, in violazione della normativa di settore che impone di conservare gli alimenti in confezioni da cui si possano evincere, tra le altre cose, la scadenza, la provenienza ed il numero del lotto, requisito indispensabile per fronteggiare eventuali contaminazioni. Inoltre, sono state riscontrate irregolarità sotto il profilo igienico-sanitario.

Fra queste in particolare, gli ambienti dell’attività (cucina, deposito alimenti) si sono presentati ai carabinieri in precarie condizioni igienico sanitarie per presenza di sporco pregresso non rimosso da tempo, tracce diffuse di grasso ed unto sulle attrezzature e promiscuità tra alimenti e materiale non pertinente l’attività sugli scaffali. Tutti gli alimenti, nel complesso circa 20 chili e del valore di circa 500 euro, sono stati sottoposti a sequestro cautelare, la titolare residente a Piombino è stata sanzionata per complessivi euro 1.500 e sono state informate le autorità competenti in materia.


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