– Due rapinatori seriali di origine romena sono stati arrestati al termine di una complessa indagine dei carabinieri. Con una tecnica studiata nei minimi dettagli e ben affinata, si appostavano vicino ai bancomat e poi derubavano gli anziani mentre prelevavano i contanti. Le indagini dei militari dell’Arma hanno permesso di rintracciare i due indagati in Romania, dove sono stati fermati da personale dell’Interpol che hanno eseguito un mandato di Arresto Internazionale predisposto dalla Procura di Firenze. L’indagine dei carabinieri di Carrara, ha permesso di identificare e arrestare due rumeni di 19 e 35 anni, appartenenti ad una banda di criminali che i primi di luglio dell’anno scorso avevano messo a segno una serie ravvicinata di furti e rapine in varie province della Toscana, sempre ai danni di anziani intenti a prelevare contanti agli sportelli bancomat.
Il modus operandi dei criminali era incredibilmente metodico: dopo aver osservato attentamente l’area intorno alla banca, attendevano l’arrivo di un anziano allo sportello bancomat, poi nel momento esatto in cui veniva digitato il pin per il prelievo, entrava in azione il primo malvivente che si avvicinava con una scusa e poi si posizionava strategicamente tra il malcapitato e il bancomat, poi con una mossa rapidissima arraffava i contanti già chiesti dall’anziano, oppure schiacciava lui stesso il tasto con la somma più alta consentita. A quel punto, il ladro scappava a gambe levate con il denaro, insieme al complice che di solito rimaneva fuori a fare “il palo”. In questo modo i due malviventi, nell’arco di 24 ore, hanno messo a segno furti e rapine in diverse località della Toscana.
L’episodio che ha dato il via alle indagini dei carabinieri è quello del pomeriggio del 3 luglio dell’anno scorso, a Marina di Carrara, dove i due romeni hanno portato via 2000 euro ad un 63enne del posto che stava prelevando presso il bancomat dell’Unicredit di piazza Ingolstadt. La svolta delle indagini è arrivata quando gli investigatori hanno scoperto un filmato dove si vedeva bene il volto dei due soggetti a bordo dell’autovettura utilizzata per raggiungere la banca di Marina di Carrara, anche se all’inizio sono risultati dei perfetti sconosciuti. Dalla ricostruzione di tutto il tragitto percorso da quell’autovettura, però, i carabinieri sono arrivati a scoprire non solo gli altri reati che avevano commesso in giro per la Toscana, ma anche le strutture ricettive dove i due avevano alloggiato, compresi i loro nomi e cognomi e addirittura i rispettivi profili social dove avevano pubblicato foto e video dei loro momenti di relax a bordo piscina, poche ore prima dei loro spostamenti verso le località toscane dove sono entrati in azione. I due, dopo la loro “incursione” in Toscana, sono finiti in guai seri con la giustizia in Emilia Romagna, perché il più giovane a ottobre dell’anno scorso è stato arrestato dai carabinieri per una rapina che aveva messo a segno a Ravenna, ai danni di una 73enne che stava prelevando al bancomat, mentre l’altro è stato arrestato dagli uomini dell’Arma a Reggio Emilia, per due furti commessi con il solito metodo ai danni di un 82enne e di una 70enne. I due sono stati rintracciati e arrestati in Romania e condotti presso il carcere di
Sollicciano, a Firenze.