La Guardia di finanza di Lucca, su disposizione del G.I.P. del Tribunale di Lucca, ha effettuato un sequestro preventivo, anche per equivalente, di beni, pari al profitto del reato, nei confronti di un imprenditore,  rappresentante legale di una società operante in lucchesia nel settore delle costruzioni e dell’edilizia. L’attività trae origine da un’ispezione svolta nei confronti della citata società da parte della locale Agenzia delle Entrate, al termine della quale veniva deferito all’A.G. il rappresentante legale (amministratore anche di altre imprese operanti nello stesso settore, ora decotte o poste in liquidazione giudiziale), rivelatosi essere un mero prestanome. Le conseguenti indagini hanno consentito di riscontrare il ruolo di dominus in capo al precedente legale rappresentante e confermare l’ipotesi delittuosa segnalata dall’Ufficio finanziario, constatando, in particolare, un’IRES  evasa pari a circa 60.000 euro, oltre a ritenute d’acconto non versate per oltre 65.000 euro. Pertanto, notiziato il Pubblico Ministero titolare del fascicolo processuale, quest’ultimo avanzava richiesta, al G.I.P., di sequestro preventivo di beni per un valore pari al profitto dell’evasione fiscale. Giacché, il G.I.P., ritenendo sussistenti gli elementi investigativi raccolti e compendiati nella richiesta del P.M., emetteva la misura cautelare reale in argomento, disponendo il sequestro di valori nella disponibilità della società e, quindi, degli amministratori di fatto e di diritto, che è stato eseguito in questi giorni dai finanzieri, con l’apprensione di un immobile (ubicato in Campania) e di quote sociali di un’altra azienda.

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ultimo aggiornamento: 25-03-2024


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