I carabinieri di Cecina e di Rosignano Solvay (Livorno) hanno denunciato in stato di libertà 4 giovani residenti in quel centro, 2 minorenni di 15 e 17 anni incensurati e due maggiorenni di 22 e 24 anni con precedenti di polizia, poiché gravemente indiziati, a vario titolo, di danneggiamento e interruzione di pubblico servizio in concorso a seguito delle indagini avviate per i due gravi episodi di danneggiamento avvenuti presso l’ITI (Istituto Tecnico Industriale) di Rosignano Solvay nei giorni scorsi.
Secondo la ricostruzione dei militari, supportata dall’analisi dei filmati di videosorveglianza, dall’escussione di numerosi testimoni e dall’acquisizione di dati informatici, i quattro si sarebbero resi protagonisti, a vario titolo (solo il 24enne avrebbe partecipato a tutti e due i danneggiamenti ed a lui viene contestato anche il reato di rivelazione di segreti inerenti ad un procedimento penale poiché, al fine di eludere le indagini nei propri confronti, avrebbe rivelato ad alcuni testimoni quanto da lui stesso dichiarato ai carabinieri per influenzare la loro versione dei fatti) delle azioni vandaliche del 2 e 5 febbraio u.s. consistite nell’allagamento dei locali, occludendo gli scarichi dei lavandini e aprendo tutti i rubinetti dei bagni, lo sfondamento di un divisorio in cartongesso che separava due classi e lo scardinamento di una porta antipanico presente all’interno del plesso scolastico, tutto ciò con l’aggravante di aver condotto tali azioni per futili motivi ed in orario notturno. I danneggiamenti, consumatisi in due distinte occasioni a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, hanno costretto la dirigenza, a seguito dei danni subiti, a chiudere l’istituto per qualche giorno e riaprirlo agli studenti solo dopo il ripristino delle previste condizioni di sicurezza. All’evidente mancanza di senso civico si è contrapposta una corale risposta degli studenti in termini di condanna degli episodi con manifestazioni che hanno visto il coinvolgimento sia del corpo docente che della locale amministrazione comunale. I quattro dovranno rispondere, a vario titolo e rispettivamente alla Procura per i Minorenni di Firenze ed alla Procura della Repubblica di Livorno, dei reati di danneggiamento, interruzione di pubblico servizio e rivelazione di segreti inerenti ad un procedimento penale.