Tra i fenomeni attenzionati e contrastati dall’Arma dei Carabinieri ci sono le truffe, sulle quali molti sono stati gli incontri informativi svolti in tutta la provincia. Fortunatamente, anche attraverso la collaborazione del cittadino, spesso le indagini dei Carabinieri riescono a smascherarne e denunciarne gli autori.
In tale contesto, i Carabinieri della Stazione di Piombino, dopo alcuni accertamenti e indagini, hanno identificato il presunto autore di un raggiro ai danni di una 76enne del luogo, perpetrato attraverso una nota applicazione di messaggistica istantanea.

La vittima, tratta in inganno dal tono confidenziale del messaggio, benché proveniente da un’utenza a lei sconosciuta, ha creduto in buona fede di parlare col figlio che, con un nuovo numero telefonico, le chiedeva del denaro per poter acquistare con urgenza un computer nuovo.  
La donna, credendo di fare cosa giusta, ha quindi effettuato un bonifico de 3300 euro sull’iban fornitole dall’interlocutore. Qualche giorno dopo, però, ha scoperto la finzione, quando il ‘vero’ figlio l’ha chiamata con la consueta utenza cellulare e le ha rivelato di non averle mai chiesto del denaro per un computer.

Maturata la certezza di essere stata raggirata, si è rivolta ai Carabinieri che, nel volgere di poco tempo, anche mediante accertamenti sul flusso del denaro, sono riusciti a identificare il presunto autore della truffa. Si tratterebbe di una donna, una 59enne del ragusano, che è stata denunciata in stato di libertà all’AG di Livorno.

L’invito dei Carabinieri è quello di denunciare sempre le truffe, anche non consumate, per consentire l’individuazione degli autori ed il deferimento all’Autorità Giudiziaria.


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