I casi di violenza a danno degli operatori sanitari, intesi come infermieri, OSS, medici, figure assistenziali che lavorano a stretto contatto con il paziente negli ospedali, negli ambulatori o nelle case di cura sono ormai notizia quotidiana e i numeri sono in indiscutibile aumento. Da qui negli ultimi anni è nata l’esigenza di fornire agli infermieri le nozioni di base delle tecniche per gestire le situazioni critiche e disinnescare la violenza dei pazienti e dei loro familiari, ma anche quelle di difesa personale, per riuscire a svincolarsi da situazioni che potrebbero mettere a rischio la loro incolumità.

L’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia di Lucca propone per i prossimi mesi un percorso di formazione mirato proprio ad acquisire nozioni di autodifesa. Il progetto include anche uno sportello di aiuto psicologico.

Il programma è stato illustrato questa mattina (10 novembre) nella sede di OPI Lucca dal presidente, Gabriele Ciucci, e dalla responsabile scientifica nonché vicepresidente Laura Bertolotti. Con loro anche Moira Borgioli, direttore dell’Area Professionale del Dipartimento delle Professioni Infermieristiche e Ostetriche della ASL, Giovanni Minniti, vicesindaco di Lucca e assessore con delega al sociale e alla sicurezza, e Edmond Kazazi, membro della Commissione d’albo Infermieri di OPI.

Nei primi mesi dell’anno la sezione provinciale di OPI ha proposto agli iscritti un primo corso mirato a riconoscere, prevenire e disinnescare l’aggressività, con una parte dedicata all’autodifesa senza offesa e una mirata a sollecitare la denuncia di eventuali aggressioni.

Il corso di formazione proposto per il 2023 tocca tutto il territorio provinciale con tre distinte sedi e due appuntamenti per sede: 14 e 21 novembre a Lucca, 16 e 28 novembre a Gallicano e 23 e 30 novembre a Viareggio. Le giornate sono organizzate per un massimo di 30 infermieri (di cui due pediatrici). Il docente del corso, che prevede anche esercitazioni pratiche e simulazioni, è Francesco Fuccio, istruttore di difesa personale. La tecnica proposta è quella del krav maga, un sistema di combattimento e autodifesa che insegna ad affrontare i reali pericoli circostanti con un’immediata valutazione della pericolosità e della migliore risoluzione. Questa disciplina si presta per molti scopi grazie alla preparazione fisica e soprattutto a quella psicologica (calma interiore, controllo delle emozioni, lucidità mentale), che permette di prevenire situazioni di pericolo e ha come obiettivo primario quello di evitare lo scontro fisico.

Per i mesi di febbraio e marzo 2024, inoltre, è prevista l’apertura di uno sportello di aiuto psicologico a disposizione degli iscritti a OPI Lucca, tenuto da Ornella Fulvio, psicologa e psicoterapeuta con esperienza di docenza a corsi di laurea in infermieristica.

Al termine del percorso, tra aprile e maggio, è in programma una tavola rotonda aperta anche alla cittadinanza. OPI Lucca sta lavorando per individuare un ospite di rilievo nazionale che verrà invitato a riflettere con operatori, dirigenti ASL e cittadini sulla violenza e in particolare sulle forme di violenza sempre più frequenti nelle corsie degli ospedali. L’intento è quello di offrire una opportunità di approfondimento, ma anche la possibilità di inquadrare il fenomeno nel tempo attuale.


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