Sembrano cose da niente, invece, per alcuni sono attività importanti, un segno di ritorno alla socialità. Per Ass.C.A OdV, l’Associazione di familiari che prende in carico persone con cerebrolesioni acquisite permettere ai propri soci di  andare a vedere le prove del Maggio Musicale Fiorentino o andare allo stadio per vedere la Fiorentina è uno dei tasselli verso il recupero e il reintegro nella società.

Ass.C.A. OdV ha sede a Firenze in Borgo la Croce 30/A, ed è nata nel 2005, fondata da un gruppo di familiari coinvolti nelle gravi cerebrolesioni acquisite (GCA) a seguito di incidenti stradali dei propri cari. Quando una famiglia si trova ad affrontare le difficoltà derivanti da uno degli eventi citati, le difficoltà che si presentano sono tante. Ass.C.A. si pone al servizio per supportare la persona e i familiari attraverso i professionisti di riferimento e propri volontari attentamente formati.

Una persona con esiti da GCA (grave cerebrolesione acquisita) deve affrontare un periodo riabilitativo più o meno lungo che le permetta di reinserirsi socialmente e lavorativamente e di trovare le soluzioni migliori adatte alla nuova fase di vita.

L’associazione opera sul territorio di Firenze, Prato, Empoli e Pistoia e al momento conta circa 1200 soci e offre percorsi per tutte le patologie afferenti le GCA: ictus, emorragie cerebrali, traumi cranici, stati post anossici ecc. 

Il teatro e le partite

Andare a teatro o anche allo Stadio o partecipare ad un torneo di bocce sono momenti  importanti di vita per i soci (che in molti potrebbero definire erroneamente “pazienti” ) Ass.C.A.

Mi piace sottolineare  – dice la dr.ssa Beatrice Marsella presidente di Ass.C.A – che in associazione è da sempre  bandito il termine “paziente” poiché di per sé crea un rapporto non paritario che stigmatizza un determinato status e fa riferimento al malato anziché alla persona intesa nelle sue diverse peculiarità, interessi ed esigenze – Il nostro obiettivo è il recupero funzionale e il reinserimento sociale della persona con esiti cercando di uscire il più possibile da un’ottica meramente assistenzialista.  Sappiamo come si sente una famiglia colpita da questi eventi perché l’associazione stessa è stata fondata da familiari che ne dettano l’impostazione di base ed hanno ben presente quanto sia importante per coloro che si trovano catapultati in questa complessa realtà, sentirsi accolti, compresi, guidati e supportati”.


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