“Serve una strategia nazionale sulla filiera dell’acciaio, tanto più ora che viene annunciata una maggiore partecipazione dello Stato, tramite Invitalia, in Acciaierie d’Italia, che però continua a comprare i materiali all’estero anziché da noi. Qui si rischia di fare una discussione guardando al dito anziché alla luna”. 
Così Valerio Fabiani, consigliere di Eugenio Giani per lavoro e crisi aziendali, oggi a Roma per il tavolo su Sanac convocato presso il Ministero delle imprese e del Made in Italy con Regioni, sindacati e i tre commissari dell’azienda in amministrazione straordinaria. Il Governo era rappresentato dalla sottosegretaria Fausta Bergamotto. “Per salvare Sanac, gli operai di Massa e per la salvezza di tutti i poli legati alla siderurgia nazionale serve una discussione complessiva che risolva il problema a monte che è legato alla mancanza di un interlocutore, Acciaerie d’Italia” ha ribadito il consigliere rivolgendosi al sottosegretario Fausta Bergamotto.

I commissari hanno raccolto la richiesta condivisa da tutti gli attori presenti – Toscana, Liguria e Sardegna, sindacati e Governo – per il ‘no’ allo spacchettamento delle commesse delle acciaierie e alla vendita separata dei quattro siti produttivi in Italia. 


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