L’Aula di palazzo del Pegaso ha approvato a maggioranza il bilancio di esercizio 2021 dell’Ente parco regionale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli, registrando 20 voti favorevoli e 10 contrari. 

Ancora un bilancio in ritardo, come sottolineato dalla stessa presidente della commissione Territorio e Ambiente, Lucia De Robertis, a causa del processo di riorganizzazione dell’ente e della carenza di personale. “Non è solo un problema di tempi ma di tempistica – ha affermato la consigliera – e la commissione deve essere messa in condizione di svolgere bene il proprio lavoro”.  

Da notare come la Comunità del Parco non si sia pronunciata, a differenza del Collegio dei Revisori che ha espresso parere favorevole – pur con una serie di raccomandazioni – viste le criticità di tipo organizzativo riscontrate, dovute alla carenza di personale nel settore contabile-finanziario. 

In sintesi queste le voci più significative del conto economico dell’esercizio 2021.

Il valore della produzione si attesta ad oltre 5 milioni e 134 mila euro, il 13,40 per cento in più rispetto al bilancio di esercizio 2020. I contributi della Regione Toscana per il funzionamento sono pari a 1 milione e 154 mila euro (come nel 2020), accanto ai contributi da altri soggetti pubblici per 1 milione e 457 mila euro (il 72 per cento in più rispetto al 2020), e ai ricavi per prestazione dell’attività commerciale, 560 mila e 965 euro (il 91,39 per cento in più rispetto all’annualità precedente).

I costi della produzione ammontano a 4 milioni e 990 mila euro (il 14,50 per cento in più rispetto al 2021), tra acquisti di beni (quasi 110 mila euro), acquisti per servizi (oltre 1 milione di euro) e costi per il personale (1 milione e 461 mila 355 euro).

L’utile è pari a 48 mila e 331 euro, il 27,37 per cento in meno rispetto al 2021. Come previsto dall’organo di amministrazione, questa la destinazione: il 20 per cento a riserva legale per eventuali perdite future; l’80 per cento per interventi di riqualificazione, investimento e messa in sicurezza degli ambienti e dei mezzi di lavoro.

I dipendenti del Parco sono 41, con una diminuzione di 4 unità rispetto al 2020, tra cui 1 dirigente a tempo determinato; oltre a questi ci sono 9 dipendenti del Segretario della Presidenza della Repubblica, in comando alla Regione Toscana e distaccati all’Ente, che non rientrano, però, tra i costi del personale.

Come stabilito dalla legge regionale, i ricavi e i costi connessi alla tenuta di San Rossore sono riportati in una specifica sezione. A questo proposito è da rilevare come i ricavi imputabili alla Tenuta di San Rossore per il 2021 sono pari a 1.053.331 euro. Il totale dei costi ammonta, invece, a 676.728 euro.

Per quanto riguarda, infine, l’attuazione del programma annuale delle attività con valenza triennale,   segnaliamo in particolare la promozione del territorio, dei parchi e del sistema regionale delle aree naturali protette; l’avvio del procedimento per la Carta europea del Turismo sostenibile, per allineare lo standard qualitativo offerto dai tre parchi regionali; una prima attuazione al Masterplan, finalizzato alla definizione della destinazione d’uso degli immobili della Tenuta e alla loro riqualificazione e lo sviluppo della percezione della presenza del parco e dei suoi caratteri identitari, attraverso il consolidamento di segni di riconoscibilità tipici del parco stesso.

Ad aprire il dibattito, la consigliera Silvia Noferi, che ha focalizzato il proprio intervento sul fondo rischi aumentato del 70 per cento, augurandosi di poter arrivare al più presto ad una corretta gestione ed anche ad un maggior impegno da parte della Regione Toscana nel valorizzare questi Parchi, “fonti incredibili per mantenere l’ambiente naturale salvaguardato”. 

Massimiliano Riccardo Baldini, partendo dal ritardo che caratterizza anche questo bilancio, si è soffermato sul problema dei crediti dei comuni della Comunità del Parco, sulla situazione degli anni pregressi non sotto controllo, sulla carenza del personale e conseguentemente sulla capacità di gestione. Il consigliere ha inoltre ricordato l’importante investimento per la Villa del Gombo e sottolineato la preoccupazione per la presenza dei lupi nel Parco. Baldini ha concluso il proprio intervento richiamando la necessità di garantire corrette relazioni tra i diversi attori istituzionali.

Secondo Anna Paris, pur persistendo alcune criticità, si stanno facendo importanti passi in avanti nella individuazione di una più efficiente capacità gestionale.   

Per Diego Petrucci “uno dei più bei parchi della Toscana, con lo scrigno della tenuta di San Rossore, potrebbe diventare la Coverciano del Cavallo”. Il consigliere ha quindi lanciato una sfida: “certe risorse devono diventare fonti di ricchezza”. Infine, a proposito di un accordo su San Rossore – secondo il quale la Presidenza della Repubblica verserebbe 2 milioni di euro alla Regione Toscana – Petrucci ha annunciato di voler approfondire la questione, a partire dalla richiesta di accesso agli atti.

La presidente De Robertis, intervenuta per chiarire che i 175 mila euro del fondo rischi sono stati accantonati per cause ancora in corso, ha assicurato di attivarsi tempestivamente per verificare i termini dell’accordo tra Presidenza della Repubblica e Regione Toscana.


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