“Abbiamo dimostrato che è possibile avvicinarsi ai palazzi del potere e colpire”. A rivendicare l’ordigno collocato all’ingresso del Tribunale di Pisa e disinnescato ieri dagli artificieri di Firenze è il ‘Gruppo di Solidarietà Rivoluzionaria – Consegne a domicilio Fai/Fri’ sul web. Una rivendicazione che è accompagnata da un testo sulla nascita della Fai, la Federazione anarchica informale.

”La notte del 21 febbraio – si legge nel volantino – abbiamo collocato un ordigno esplosivo nella porta di servizio del Tribunale di Pisa. Non sappiamo se la deflagrazione sia avvenuta, ma ci teniamo a sottolineare che quest’azione assume un’importanza non da poco:  abbiamo dimostrato che è possibile avvicinarsi ai palazzi del potere e colpire”.

L’ordigno era costituito da una bottiglia incendiaria e da un grosso petardo, con la miccia costituita da un foglio di carta che era stato acceso ma che si è spento prima dell’innesco. Sulla vicenda sono in corso le indagini della Digos della questura di Pisa, coordinate dalla Procura della Repubblica. Nelle immagini di video sorveglianza recuperate dagli inquirenti si notano due persone, incappucciate, che giovedì sera abbandonano l’ordigno accanto al Tribunale prima di accendere la miccia con una bomboletta di gas. 


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