Nell’anno appena concluso, che ha visto l’attività dell’aeroporto “A. Vespucci” di Firenze tornare ai livelli ante Covid, la cooperazione tra i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) e i militari della Guardia di Finanza ha consentito di conseguire importanti risultati principalmente nella lotta al traffico di stupefacenti e alla movimentazione illecita di denaro contante, ma anche in altri ambiti di competenza, come la lotta al contrabbando e alla contraffazione, nonché la salvaguardia della salute pubblica.
Con l’attento e assiduo monitoraggio dei viaggiatori in partenza e in arrivo e anche mediante l’opera di prevenzione e repressione svolta dalle Unità Cinofile della Guardia di Finanza, è stato possibile sequestrare nel corso del 2022 quasi 700 grammi di sostanze stupefacenti di vario tipo, nonchè segnalare alla Prefettura diversi passeggeri quali consumatori di droghe.
L’operazione più rilevante è stata l’arresto in flagranza di reato per traffico internazionale di sostanze stupefacenti di un cittadino italiano proveniente da Barcellona che ha tentato di introdurre in Italia quasi mezzo chilo di cocaina con la tecnica dei body packers (ovulatori).
Nell’ambito della lotta al contrabbando per merce non dichiarata all’importazione, sono stati sequestrati 2 orologi “Rolex” e “Panerai”, 231 t-shirts “Stefano Ricci”, alcuni oggetti in argento e tre disegni attribuibili a un artista moderno per un totale di quasi 300 mila euro di valore e di oltre 60 mila euro di diritti evasi.
In campo valutario sono state invece contestate 143 violazioni relative a somme rinvenute per un totale di quasi 2.500.000euro che hanno comportato sanzioni amministrative per più di 60 mila euro.
Cinque sono stati i sequestri, tre dei quali per superamento della soglia di detenzione di oltre 50 mila euro. Nello specifico sono stati sequestrati quasi 250 mila euro.
In tutto il 2022 sono stati effettuati controlli a passeggeri che hanno movimentato denaro per circa 4.300.000 euro, anche se sotto la soglia prevista (10 mila euro) dalla normativa valutaria per l’obbligatorietà della dichiarazione.
In ambito Cites (Convenzione di Washington – Regolamento CEE 338/97 e successive modificazioni e Legge n. 150 del 07/02/92) per la tutela e la salvaguardia delle specie di flora e fauna protette, sono stati sequestrati più di 1 Kg di caviale di storione (si pensi che la normativa prevede per il passeggero la possibilità di trasportare, senza documentazione, soltanto 125 grammi) e 19 pezzi di corallo per un peso di quasi 3 Kg.
L’entrata in vigore quasi un anno fa della nuova normativa inerente ai prodotti contraffatti, prevista anche per piccoli quantitativi e ad uso non commerciale (art. 1 comma 7bis del Decreto Legge 35/2005 e ss. mm.) ha permesso il sequestro di un orologio “Patek Philippe” e di 51 completini della nazionale senegalese a marchio “Puma” e muniti anche del logo dei Mondiali di calcio, tutti contraffatti. Ai trasgressori è stata irrorata la sanzione prevista dalla normativa citata.
Per quanto invece riguarda la salvaguardia della salute pubblica, i funzionari ADM hanno effettuato tre sequestri per un totale di quasi 300 pasticche di Viagra (o Sildenafil, principio attivo), con relativa denuncia penale dei trasgressori.
Inoltre sono stati sequestrati quasi 250 Kg di prodotti di origine animale senza la prescritta documentazione sanitaria. Nello specifico, più di 126 Kg di carne, 3 Kg di selvaggina, 33 Kg di volatili, quasi 65 Kg di formaggi e prodotti lattieri e diverse uova.
L’attività prevista dall’art. 38 quater del DPR 633/72, ovvero le attestazioni di svincolo ai turisti che hanno acquistato prodotti in UE per l’ottenimento del rimborso dell’IVA, è tornata quasi ai livelli pre pandemia (anzi in qualche mese anche superando i dati del 2019), con un totale di quasi 80 mila visti apposti, nonostante siano mancati i cittadini russi (a causa del conflitto russo ucraino) e i cittadini giapponesi (per restrizioni dovute al Covid).
Anche il settore del traffico delle merci è stato oggetto di numerosi controlli volti non solo a garantire l’erario ma anche altri aspetti relativi ai prodotti immessi sul mercato.
Sono stati anche incrementati i controlli relativi alle frodi sull’olio extravergine di oliva; talvolta l’olio è stato sottoposto a campionamento e, in due casi, l’esito delle analisi è stato difforme, in quanto è risultato trattarsi di “olio vergine di oliva” anziché “olio extravergine di oliva”: ciò ha determinato l’ipotesi di reato, tra l’altro, di frode in commercio.
Nell’ambito dei controlli relativi alla sicurezza elettrica, è stata rilevata un’importazione di materiale elettrico a basso voltaggio importati in violazione della Direttiva UE 35/2014 che prevede l’obbligo del marchio CE e della Dichiarazione di conformità.
La merce, risultata priva di entrambi i requisiti di sicurezza, è stata fermata.