Nell’ambito del più ampio controllo economico del territorio, in linea con recenti indicazioni della locale Prefettura, al fine di contrastare l’illecita commercializzazione di prodotti a maggiore diffusione nel periodo delle festività, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Arezzo hanno avviato un mirato piano di vigilanza sul territorio dell’intera provincia, che ha permesso di sottoporre a sequestro oltre 500 chilogrammi di articoli pirotecnici.

Nei giorni scorsi, durante un intervento effettuato nei confronti di un operatore commerciale di Arezzo, i Finanzieri hanno riscontrato irregolarità, riguardanti, da un lato, la detenzione di fuochi d’artificio destinati alla vendita, dall’altro, le modalità dello stoccaggio degli stessi all’interno dell’attività.
Nel caso specifico, i “fuochi d’artificio” erano esposti nel punto vendita per un quantitativo-limite di materiale esplodente superiore a quello ammesso dalla vigente normativa.
Per determinate categorie di materiali pirotecnici, sebbene non sia previsto il rilascio della licenza di pubblica sicurezza, è permessa la detenzione di articoli che abbiano, complessivamente, un contenuto esplodente “attivo” non superiore a 50 chilogrammi.
Nell’occasione, il titolare dell’azienda aveva, invece, la disponibilità di prodotti con contenuto esplodente, ben oltre la soglia di legge.

Così, i Finanzieri hanno effettuato un primo sequestro di materiale, per un peso di 203 chilogrammi.
Le ulteriori ricerche si sono estese ai locali adibiti a deposito, nei quali erano custoditi altri prodotti, ancora imballati, per un peso di 340 chilogrammi, privi delle cautele idonee a garantire la sicurezza dell’intero immobile aziendale.
Anche questi “fuochi d’artificio” sono stati sottoposti a “vincolo” giuridico, sottraendoli alla disponibilità del rappresentante legale.
Bengala, fontane di diverse tipologie e petardi sono solo alcuni degli artifizi pirotecnici sequestrati, appartenenti


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