“Qui c’è il senso del progetto bandiera che come Regione abbiamo proposto al Governo e c’è anche la risposta alle tante sensibilità di dei territori coinvolti con i loro amministratori”. A dirlo il presidente della Regione Eugenio Giani nel corso del convegno che si è svolto stamani nella tenuta di San Rossore.
“La tutela della Costa toscana: dal monitoraggio alla programmazione”.
“L’ultimo governo in carica – ha proseguito Giani– aveva voluto che al di là dei singoli progetti delle sei missioni vi fosse un progetto bandiera per ciascuna delle Regioni e la Toscana ha scelto la Costa, la tutela e la valorizzazione a contrasto dei fenomeni di erosione e prevedendo una cornice specifica che comporta un intervento di 95 milioni sulle coste. Gli interventi che prevediamo toccheranno tutte e 5 le province con una selezione di più di 35 progetti. Faremo scogliere, ripascimenti, ma anche redistribuzione della sabbia la dove si accumula. Tanti interventi per tutelare la costa che dopo quella ligure è la seconda che garantisce bandiere blu e si presenta ambientalmente con un profilo molto alto. Ci aspettiamo il finanziamento di questi interventi mirati – ha spiegato ancora il presidente della Toscana – E dipenderà dalle risorse disponibili. Pensiamo 95milioni ma potrebbero essere anche di più se il Governo lo riterrà. Il Masterplan rappresenta una visione d’insieme delle esigenze della Costa, necessario, strutturato per un impegno che guarda lontano nel futuro della Toscana”.
“Questo progetto – spiega l’assessora Monni – mette insieme sia interventi di più breve respiro ad altri più strutturali, tutti concertati con Comuni e categorie economiche. Senza dubbio gli interventi di più rapida realizzazione sono i ripascimenti, che sono importanti sia per l’ambiente che per una questione economica, dato che la nostra costa non è solo quella delle bandiere blu e della biodiversità, ma anche quella degli stabilimenti che accolgono ogni anno migliaia di turisti e che rappresentano un altro tipo di elemento di qualità, anch’esso da salvaguardare. Gli interventi più strutturali, invece, richiederanno più tempo ma sono frutto di un percorso partecipativo e sono distribuiti lungo tutta la costa per garantire un equilibrio territoriale. Sono stati individuati come priorità e per realizzarli, dimostrando la nostra buona volontà, abbiamo investito 10,5 milioni di risorse regionali e chiesto al Governo altri 95. Abbiamo scelto di organizzare questo convegno sull’erosione costiera a Pisa – ha concluso l’assessora – proprio perché sappiamo che qui questo tema è molto sentito e desta preoccupazione in vista della realizzazione della Darsena Europa, e anche oggi abbiamo ribadito che la Regione eserciterà fino in fondo le nostre competenze ed il potere che abbiamo per tenere in equilibrio sostenibilità e sviluppo”.
E’ intervenuto anche il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo: “Sono convinto – ha detto – che la lotta all’erosione costiera sia una delle sfide decisive per la nostra regione e l’approccio metodologico presentato oggi a San Rossore va nella giusta direzione. Definire un Masterplan organico degli interventi e programmare le azioni conseguenti- ha aggiunto- è essenziale soprattutto nel tempo che abbiamo davanti e che vede anche la nostra regione impegnata ad accedere alle risorse del Pnrr e della nuova Programmazione europea. Il lavoro presentato oggi ha tutte le caratteristiche per essere una risposta strutturale e duratura nel tempo: incrementare la resilienza costiera proteggendo città e opere antropiche e preservare la capacità della costa di adattarsi ai cambiamenti climatici in atto è infatti un obiettivo essenziale per assicurare il futuro nostro e dei nostri figli”.
Per il presidente del Parco regionale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli Lorenzo Bani : “Il Parco conta oltre 30 chilometri di spiagge in evoluzione naturale che si estendono da Viareggio a Calambrone. Qui possiamo trovare sia zone con stabilimenti balneari sia aree protette come San Rossore. I progetti per contrastare l’erosione – sottolinea- sono fondamentali per mantenere questi luoghi che negli ultimi anni sono stati colpiti da questo fenomeno, soprattutto a sud del Serchio. In particolare a San Rossore è molto importante preservare l’area naturalistica delle Lame di Fuori, un habitat unico messo in pericolo dall’arretramento della linea di costa che negli ultimi anni è stato di 80 metri”.
Nel corso del convegno sono intervenuti anche il sindaco di Pisa Michele Conti, il presidente della Provincia di Pisa Massimiliano Angori, l’ingegnere Marco Masi della Regione Toscana che ha dettagliato le strategie per la difesa e la gestione della costa , la comandante del gruppo carabinieri forestale di Pisa Monica Flamini, Pietro Rubellini di Arpat, Maurizio Ferla e David Pellegrini di Ispra , Lara Roti della Rete Toscana Professioni tecniche, il capitano di vascello della direzione marittima della Toscana Armando Ruffini.
Fra i presenti anche il vice presidente del Consiglio regionale Stefano Scaramelli, i consiglieri regionali Gianni Anselmi, Andrea Pieroni, Francesco Gazzetti, Marco Landi, Elena Meini e Massimiliano Baldini.