Sorpresa e amarezza per la decisione dell’azienda Venator di Scarlino (GR) di voler ulteriormente ridurre il personale. Ad esprimerle sono gli assessori all’ambiente e all’economia che chiedono, sempre alla Venator, di presentare soluzioni alternative alla gestione dei gessi rossi. 

Oltre alla sorpresa gli assessori manifestano la loro vicinanza ai lavoratori e l’appoggio allo sciopero di oggi. Non si può sedere ai tavoli a Firenze, hanno aggiunto, per parlare di prospettive aziendali e poi tornare a Scarlino e avviare procedure di licenziamento. Si tratta di un fatto grave che va in totale controtendenza rispetto ai propositi di rimanere sul territorio e avviare un serio piano di investimenti.

Nella giornata di ieri la Regione, portando avanti il confronto con il coinvolgimento della Presidenza e dei due assessorati, ha convocato un incontro che ha visto partecipare i settori che si occupano di valutazioni di impatto, autorizzazioni ambientali e rifiuti, oltre ad ARPAT, con l’obiettivo di assicurare il massimo supporto possibile all’azienda e ai suoi progettisti. La Regione è il soggetto che si occupa di autorizzazioni ambientali, mentre spetta all’azienda farsi carico dei propri scarti sia sotto il profilo economico sia progettuale. 

Gli assessori pertanto invitano a ritirare i licenziamenti e a presentare soluzioni alternative alle gestione dei gessi rossi sia nell’immediato che nel breve-lungo periodo, realizzando contestualmente tutti gli investimenti funzionali alla riduzione della produzione dei gessi stessi.


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