“Per bloccare la speculazione sul gas, occorre vietare le contrattazioni di future agli intermediari finanziari e a tutti i soggetti non coinvolti nell’utilizzo di materie prime. Io credo che il Pd possa e debba intestarsi questa battaglia”.
È la proposta lanciata Emiliano Fossi, candidato del centrosinistra nel collegio della provincia di Firenze per la Camera, dopo un incontro col Circolo Pd di Barberino Tavarnelle che ne è il primo promotore.
“Serve un intervento urgente – dice Fossi – per vietare la conclusione dei contratti future sull’acquisto del gas alla borsa di Amsterdam a tutti i soggetti che non sono coinvolti nell’utilizzo della materia. Circa il 65% delle transazioni non riguardano operatori coinvolti nell’utilizzo del gas come produttori di energia o venditori, ma vengono effettuate da trader finanziari che, sfruttando il contesto di incertezza e di tensione, speculano sull’andamento del prezzo. Una situazione inaccettabile visto che il prezzo del gas e dell’energia si scarica sul carrello della spesa e sulle bollette di famiglie e imprese”.
“Con l’aumento del costo dell’energia degli ultimi mesi – ricorda Fossi – si rischia drammaticamente di veder abbattuta non solo la redditività delle imprese ma la loro capacità di continuare a produrre e fornire servizi. Sono urgenti interventi finanziari immediati per sostenere sia le aziende che le famiglie”.
“Inoltre – conclude Fossi – non possiamo rischiare di vedere fallire aziende di vendita di energia. Non solo rischiamo una crisi finanziaria dalle più ampie conseguenze ma anche di vedere milioni di clienti senza un fornitore. Sono urgenti provvedimenti che sostengano finanziariamente i Fornitori, come quelli emanati in Svezia, Austria e Germania – fa notare – Lo Stato può attivare forme di garanzia a favore delle utility, che avrebbero un basso impatto sulla finanza pubblica, ma che sarebbero in grado di sostenere le imprese del settore energetico, garantendo la continuità di servizio a favore dei clienti”.