Tema di stretta attualità che sarà anche affrontato al seminario organizzato dal Collegio degli ingegneri della Toscana dal titolo “Costi, prezzi e prezzari in edilizia: che succede?” che si svolgerà domani, mercoledì 15 giugno, a partire dalle ore 14.30 nella Sala Verde di Palazzo Incontri in Via De’ Pucci, 1 a Firenze.
Tra i partecipanti, oltre all’assessore Ciuoffo e al presidente del Collegio Paolo Spinelli, il vice presidente nazionale del Consiglio nazionale ingegneri Giovanni Cardinale, l’assessore di Palazzo Vecchio Federico Gianassi, il direttore del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze Giuseppe De Luca, Giancarlo Fianchisti presidente Ordine ingegneri di Firenze, Marco Bartoloni, presidente Federazione ingegneri della Toscana e Andrea Crociani, Consigliere Ordine Architetti P.P.C. Firenze.
“Si tratta – spiega l’assessore Ciuoffo – di uno strumento, che riteniamo particolarmente utile non soltanto per gli uffici regionali, ma anche per tutte le stazioni appaltanti, gli enti locali e le aziende, sanitarie e non, al fine di riconoscere alle imprese un maggiore importo forfettario, così da coprire gli aumenti causati dai rincari dell’energia e di alcune materie prime dovuti anche alla pandemia e alla guerra. L’indicazione che abbiamo dato – aggiunge Stefano Ciuoffo – è di prevedere incrementi differenziati fino a un massimo del 20% per le diverse tipologie di opere.
La misura forfettaria però è solo un elemento tampone, perché la nostra intenzione è quella di marginalizzare gli incrementi forfettari e provvisori aggiornando i prezzi con la pubblicazione del nuovo Prezzario”.
La Toscana, entro il 31 luglio, procederà quindi come previsto dal Governo all’aggiornamento straordinario del prezzario in vigore per l’anno 2022. La nuova edizione dovrà essere utilizzata per calcolare gli incrementi da riconoscere alle imprese per i lavori svolti nell’anno 2022, per le opere in corso e per aggiornare i progetti delle opere da avviare.
“Voglio pubblicamente ringraziare gli uffici regionali per questo ulteriore sforzo che consentirà la pubblicazione di un prezzario il più possibile aderente ai prezzi di mercato. C’era la necessità di restituire fiducia al mondo economico e di fare in modo che le imprese accettassero di riprendere i lavori, che spesso non volevano più svolgere poiché li ritenevano non remunerativi. Con questo atto la Regione favorisce quindi la ripresa di opere pubbliche di grande utilità”.
Per finanziare i maggiori importi che non riescono a trovare copertura nei quadri economici delle amministrazioni il Governo ha incrementato il fondo istituito con il DL 73 /2021 di 500 milioni di euro per l’anno in corso e di 550 milioni per il 2023.