Negli ultimi mesi, i Carabinieri della Compagnia di Orbetello hanno monitorato il territorio di competenza, ovvero la parte sud della provincia, a confine con il Lazio, con 1700 pattuglie e 3400 militari, controllando più di 6000 persone e lavorando molto sui reati predatori e/o violenti.
È proprio sui furti che l’attività di prevenzione ha prodotto i migliori risultati, in quanto dal confronto con il dato riferito allo scorso anno, nonostante le singolarità dovute alla crisi pandemica, si osserva un netto miglioramento.
Non sono però mancati gli eventi in danno del patrimonio, a cui si è data una risposta concreta.
Solo pe citare un esempio più recente, i Carabinieri hanno individuato un soggetto che di notte si era introdotto all’interno degli uffici del Comune di Monte Argentario, asportando vario materiale.
L’attività successiva dei Carabinieri ha permesso di identificare la persona, e di recuperare inoltre la refurtiva, consistita in casse audio, macchine fotografiche, telefoni, navigatori satellitari e altro ancora.
In un’altra occasione i militari hanno pizzicato un uomo residente a Orbetello, che si era allacciato abusivamente alla rete elettrica.
L’uomo infatti, in sede di controllo svolto unitamente al personale del gestore della rete di distribuzione dell’elettricità, è risultato aver realizzato un ponte al contatore Enel.
Nel mese di marzo, i carabinieri sono riusciti a rientrare in possesso di varia refurtiva appena asportata in un’abitazione di Monte Argentario, recuperando il materiale asportato solo dopo un lungo inseguimento sull’Aurelia.
Nell’occasione, l’autovettura dei ladri d’appartamento veniva riconosciuta tra quelle già sospette e intercettata durante la fuga, e così inseguita dal centro di Orbetello fino a Fonteblanda, dove il mezzo usciva fuori strada – e gli occupanti si disperdevano nella vicina boscaglia – nel vano tentativo di seminare le tre gazzelle che la inseguivano, e che poi riuscivano a recuperare l’autovettura e la refurtiva, consistita in varia argenteria di pregio, subito restituita alle vittime del furto.
Sempre in ambito furti, l’attività delle Stazioni Carabinieri affacciate sulla Costa d’Argento ha restituito un risultato molto importante: nei mesi invernali infatti, si era osservato un anomalo aumento di furti in danno di attività commerciali, in particolare cantieri nautici.
Ebbene, la prevenzione messa in campo, studiata appositamente sui dati di fatto relativi ai furti avvenuti, ha fatto sì che il trend nei mesi successivi si azzerasse.
L’attività di controllo del territorio è consistita anche nella prevenzione dei Rave Party, segnalando immediatamente, già dai primi di aprile, alcuni potenziali siti idonei allo svolgimento di feste non autorizzate. L’attività di prevenzione ha preso il vivo nel ponte pasquale, in cui in altra provincia si è tenuto un rave party, e durante il quale il transito di giovani possibili seguaci di questi eventi, è stato abbondante nel territorio di tutta la provincia.
Il monitoraggio svolto ha permesso di segnalare determinate aree, per cui sono stati successivamente individuati i proprietari – enti pubblici o privati – che si sono adoperati per apportare per tempo le dovute contromisure anche con decisivi interventi infrastrutturali.
Il controllo dedicato alla prevenzione delle feste non autorizzate ha infine permesso di individuare anche nel fine settimana scorso una festa improvvisata che si è svolta nelle campagne di Porto Santo Stefano; non un vero e proprio rave, ma una festa all’aperto, che in ogni caso ha destato l’interesse e l’intervento dei Carabinieri, proprio in virtù della delicatezza dell’argomento e dell’attenzione altissima posta dalle Forze dell’Ordine.
Alla festa erano presenti circa 30 ragazzi, tutti identificati e invitati a lasciare la zona, raccomandazione cui è stato dato seguito senza ulteriori problemi.