Il Questore di Grosseto ha emesso nei giorni scorsi un provvedimento di “AMMONIMENTO per STALKING” nei confronti di una donna grossetana che da diverso tempo, aveva messo in atto comportamenti persecutori nei confronti di un collega di lavoro, del quale si era invaghita, nonostante lo stesso fosse già sentimentalmente impegnato e non le avesse mai mostrato alcun tipo d’interesse.

Pur essendo più frequente la commissione di atti persecutori da parte di soggetti di sesso maschile, in questo caso si tratta di una donna che, con i suoi continui messaggi su varie piattaforme social, quali WhatsApp, Facebook, Messanger, ha determinato un perdurante stato di ansia nell’uomo che si è visto costretto a cambiare le proprie abitudini di vita, cercando di bloccare i profili social per impedire alla donna di raggiungerlo e molestarlo.

Questo gesto ha però scatenato una reazione nella donna, che l’ha portata ad appostarsi nei pressi dell’abitazione per cercare di incontrarlo di persona.

Episodio quest’ultimo che ha costretto l’uomo, per evitare situazioni ancora più gravi, a presentare formale richiesta di Ammonimento al Questore della Provincia di Grosseto.

L’Ammonimento del Questore è una misura di prevenzione personale, che si prefigge lo scopo di smuovere la coscienza di soggetti che in taluni casi come questo non si rendono conto, perché si ritengono “innamorati e non corrisposti” e di far cessare immediatamente i loro comportamenti persecutori, restituendo alle vittime la possibilità di vivere serenamente, senza dover temere per l’incolumità propria e dei propri familiari.

Il provvedimento di ammonimento, che viene attivato a seguito di una puntuale istruttoria da parte della Divisione Anticrimine della Questura, ha specifiche finalità dissuasive, al fine di evitare il verificarsi di ritorsioni di ulteriori e maggiori gravità, e muove dalla necessità d’invitare a desistere da qualsiasi condotta vessatoria, anche sotto forma di minaccia e molestia, chiunque tenga un comportamento non conforme alla legge e che è idoneo a determinare un giudizio di pericolosità sociale del soggetto; tale provvedimento costituisce una via preventiva e alternativa, non cumulabile rispetto alla tutela penale; esso, quindi, è attivabile fino a quando non è stata presentata querela.

Nel caso in cui tali comportamenti vessatori permangano dopo l’adozione da parte del Questore del provvedimento di ammonimento, si hanno effetti diretti sul piano penale e processuale; in primo luogo la pena per il delitto di atti persecutori è aumentata se il fatto è commesso da persona già destinatario di ammonimento, inoltre, la previa irrogazione dell’ammonimento incide sulla procedibilità del delitto di atti persecutori, il quale ordinariamente procedibile a querela della persona offesa, diventa procedibile d’ufficio quando il fatto è commesso da soggetto già ammonito.

Dall’inizio del 2021 i provvedimenti di Ammonimento per Stalking emessi dalla Divisione Anticrimine della Questura sono stati 20, tre dei quali nei confronti di donne, con un significativo aumento rispetto al 2020.


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