“Siamo preoccupati. Le imprese agricole sono strette dalla morsa dell’aumento dei prezzi dell’energia e del caro carburante. Inoltre, a causa del conflitto in Ucraina, mancheranno tanti prodotti per l’alimentazione del bestiame oppure aumenterà di molto il loro prezzo, vista la poca disponibilità. Se a questo aggiungiamo il blocco del settore trasporto su gomma, il settore rischia di prendere una botta da cui può essere difficile riprendersi”.
È l’allarme lanciato dal presidente di Confagricoltura Toscana Marco Neri, che interviene sullo sciopero degli autotrasportatori in programma il 19 marzo.
“Non entriamo nel merito dello sciopero – precisa Neri – e non vogliamo contrapporci a nessuno, non è questo il nostro ruolo. Siamo rispettosi dei diritti dei lavoratori. La nostra riflessione riguarda lo stato di salute del nostro settore: se agli effetti della guerra in Ucraina, agli aumenti dell’energia e del carburante si aggiungo il blocco dei mezzi, la situazione può diventare ingestibile. Ad esempio oggi per fare il pieno di un grande trattore servono 600-700 euro con aumenti del 60/70 per cento rispetto agli anni scorsi: è vero che il grosso delle lavorazioni agricole sono già avvenute, ma siamo preoccupati per i prossimi mesi”.