La mostra “Pontremoli e il dominio degli Sforza (1441-1500)”, visionabile online fino al 27 marzo, propone un itinerario attraverso la storia della Toscana quattrocentesca.L’esposizione è curata da Davide Tansini ed è dedicata al legame che unisce il Pontremolese alla dinastia ducale di Milano, signora dell’alta Val di Magra fra gli anni ’40 e ’90 del XV secolo.Lo storico ricostruisce le vicende che portarono l’antico capoluogo della Lunigiana toscana a diventare caposaldo militare e fulcro politico dello stato milanese verso l’Italia tirrenica.Pontremoli fu assegnata nel 1441 dal duca Filippo Maria Visconti alla figlia Bianca Maria quale dote per le sue nozze con il capitano di ventura Francesco Sforza, già al servizio della Repubblica Fiorentina come il padre Muzio Attendolo.Nel 1450 il condottiero conquistò Milano e ne divenne il sovrano, anche grazie al consistente supporto diplomatico e finanziario fornito da Cosimo de’ Medici, egemone sulla Repubblica Fiorentina.
Strategica roccaforte lungo la Via Francigena, Pontremoli fu vitale per mantenere le comunicazioni fra Toscana e Lombardia, in un’area instabile dove i due alleati si confrontavano con i feudatari Fieschi, Fregoso, Landi e Malaspina, con la Repubblica di Lucca, con il Ducato di Modena e Reggio e con la Repubblica di Genova (governata dagli stessi Sforza negli anni 1464-1478 e 1488-1499).Il saldo controllo dello snodo lunigianese fu tra gli elementi che aiutarono il casato mediceo e quello sforzesco a stipulare nel 1454 i più celebri accordi politici dell’Italia rinascimentale: la Pace di Lodi e la Lega Italica.Le schede della mostra (che affiancano una serie d’immagini all’apparato testuale) seguono il dominio dei duchi milanesi fino alla caduta di Ludovico il Moro, spodestato nel biennio 1499-1500 dal re di Francia Luigi XII di Valois-Orléans.Davide Tansini utilizza fonti d’archivio conservate in vari luoghi d’Italia (tra cui Firenze, Genova, Milano, Cremona, Pavia, Piacenza e Venezia, oltre che Lucca) per tratteggiare un panorama storico che va oltre la cronologia politica.Impostata su undici temi ricorrenti, l’esposizione si occupa anche di ambiente, cultura, curiosità, documenti, economia, società e vita quotidiana nell’area appenninica compresa fra Massa e Carrara, Parma e La Spezia.