La misura è stata eseguita dalla Squadra Mobile della Questura di Lucca dopo che lo scorso 31 gennaio il Tribunale per i Minorenni di Firenze aveva revocato nei confronti del giovane la misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali, applicata a seguito di episodi di violenza di cui l’interessato si era reso responsabile quando era minorenne.

Durante l’espletamento della prova, infatti, il giovane, contrariamente a quanto prescritto, non si era mai presentato presso l’associazione dove avrebbe dovuto svolgere attività di utilità sociale, adducendo vari pretesti. In un caso, ad esempio, aveva lamentato un’infiammazione al ginocchio senza però mai presentare alcuna certificazione medica atta a comprovare la malattia. Peraltro tale presunto problema di salute non gli aveva impedito di svolgere attività lavorativa nel medesimo periodo.
I giudici, inoltre, hanno constatato l’inosservanza della prescrizione di svolgere il prescritto monitoraggio atto a verificare l’attualità dell’uso di stupefacenti, posto che il giovane all’ultimo controllo svolto al Servizio di Recupero per le tossicodipendenze, risalente al 2019, era risultato positivo alla cocaina e ai cannabinoidi.
Alla luce della sua condotta, la pena detentiva è stata rideterminata in mesi due, da espiarsi nella forma della detenzione domiciliare ed eseguita dalla Squadra Mobile che lo ha rintracciato presso la sua abitazione di Lucca.


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