Oltre 500 mila euro di evasione, oltre a Iva e Irap non pagate. Al centro dell’indagine condotta dalla Guarda di Finanza di Livorno un’azienda vitivinicola di Suvereto, in provincia di Livorno, che ha omesso di comunicare al fisco italiano le vendite di vino esportato in Russia e Svizzera, dove forte è la richiesta di prodotti made in Tuscany. Tutto è iniziato quando è stato individuato dalle fiamme gialle un cittadino russo, che risultava aver effettuato un investimento immobiliare nel territorio del comune di Suvereto, coincidente con i terreni e i fabbricati acquisiti dalla stessa azienda vitivinicola. Gli accertamenti avviati hanno quindi consentito di individuare e sanzionare l’imprenditore agricolo titolare dell’attività: un cittadino svizzero, residente a Suvereto, pregiudicato per reati di bancarotta fraudolenta, attivo nella produzione di vini rossi e proprietario di vigneti impiantati nel noto areale toscano, tutelato dal marchio Docg, da cui si realizzano vini di fama internazionale, molto richiesti all’estero. L’analisi della documentazione d’interesse tributario e finanziario, oltre a confermare incongruenze contabili, che consistevano in sistematiche omesse fatturazioni relative a esportazioni di “rossi” al di fuori dell’Unione europea, ha evidenziato la mono titolarità del capitale sociale, detenuto da un unico socio, identificato in un’impresa straniera con sede legale a Cipro e domicilio fiscale a Milano. I finanzieri hanno tracciato le consistenti movimentazioni di denaro affluite sui conti correnti aziendali, anche da e verso l’estero, in relazione alle quali tuttavia non veniva corrisposta alcuna imposta. È così che, per gli anni dal 2015 al 2020, sono stati constatati in capo alla micro-impresa agricola una evasione totale: i redditi sottratti a tassazione sono stati 580.000, 19mila di iva dovuta, 17mila di Irap e ritenute non versate per ulteriori 32mila euro. L’indagine si è conclusa con la segnalazione del recupero dell’evasione all’Agenzia delle entrate, senza denuncia all’Autorità giudiziaria poiché non sono risultate superate le soglie di punibilità penale previste dal decreto legislativo.


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