Per tutti gli over 50 che non si sono ancora immunizzati e che non prenoteranno la prima dose entro il 31 gennaio, scatteranno le sanzioni amministrative di 100 euro, che verranno fatte ‘una tantum’.
Una trovata che farebbe già ridere di per sé per la pochezza del metodo e dell’ammenda, se non si aggiungesse un’ulteriore aggravante, e cioè che la multa verrà inflitta dall’Agenzia delle entrate, grazie all’incrocio dei dati sensibili della popolazione residente con quelli risultanti nelle anagrafi vaccinali regionali o provinciali (e forse anche attraverso i medici di base). La sanzione in pratica arriverà tramite l’incrocio dei dati sanitari con quelli fiscali: se alle Entrate non risulterà il fatto che il vaccino è stato effettuato, ecco scattare la cartella esattoriale da 100 euro.
Ci chiediamo, il Garante della Privacy  in questa trovata così assurda, dov’è? Oggi hanno ottenuto i nostri dati sensibili, violando la tutela della nostra privacy, domani di questo passo sapranno cosa abbiamo mangiato per cena o se abbiamo una buona dentatura: un atteggiamento tipico di quella sinistra che con la parola libertà ha sempre fatto slogan, ma che nella pratica è stata capace solo di annientarla.


Codice giallo per ghiaccio e neve fino a martedì 11 gennaio

Morte Sassoli, Giani: “Una perdita enorme per la buona politica, italiana ed europea”