Sequestro preventivo per oltre 250 mila euro per l’azienda che nel corso della pandemia era stata scoperta a produrre mascherine contraffatta e insicure.

Ad effettuare il sequestro, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Pisa, su richiesta della Procura della Repubblica di Pisa, è stata la Guardia di Finanza di Pontedera (in provincia di Pisa) nei confronti dell’azienda che si trova a Calcinaia nel proseguo dell’operazione denominata Burlamask. L’impresa, infatti, nel corso dell’emergenza covid, aveva rapidamente riconvertito la propria produzione da capi di abbigliamento a quella di mascherine ed aveva posto in vendita nel 2020 oltre 300.000 dispositivi “filtranti a 3 veli”, corredandoli di autocertificazioni, poi rivelatesi false. Le attività di indagine, suffragate dagli accertamenti eseguiti anche presso l’Istituto Superiore di Sanità, hanno consentito di classificare i dispositivi prodotti come “mascherine generiche” e, quindi, non idonee per uso sanitario. I predetti dispositivi erano stati forniti non solo ad aziende private, ma anche a comuni, aziende partecipate ed a residenze sanitarie assistite. I due amministratori della società sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Pisa per le ipotesi di reato di frode in commercio e frode nelle pubbliche forniture. Il provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, già confermato dal Tribunale del riesame di Pisa, ha riguardato liquidità per oltre 120.000 euro, 1 Suv Mercedes ML350, nonché tutti gli altri beni aziendali.


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