Alle ore 11:25 circa una pattuglia della Squadra Volanti della Questura  interveniva in zona s. Giusto per una lite tra un residente 43enne e degli operai di una ditta di traslochi. La lite scaturita in quanto gli operai avevano arbitrariamente spostato manualmente l’auto del residente, in quanto ostacolava il transito dell’autocarro utilizzato per il trasloco. Questi aggrediva fisicamente con dei calci uno degli operai, colpendolo alla gamba, minacciandoli di morte con l’utilizzo di un trincetto da lavoro, altresì danneggiava con dei calci i fanali dell’autocarro. Gli operatori riportavano la calma, e dopo aver ricostruito la vicenda denunciavano l’ uomo  per i reati di minaccia grave e detenzione di oggetti atti ad offendere. Il trincetto utilizzato per le minacce veniva sottoposto a sequestro.

Alle ore 15.20 circa un equipaggio della Squadra Volanti della Questura interveniva in piazza della stazione per una diverbio in atto. Sul posto veniva riportata la calma e identificate le parti coinvolte; la lite era avvenuta tra una coppia ed un loro conoscente, e scaturiva per futili motivi, in quanto quest’ultimo aveva rivolto un saluto non gradito alla compagna. Il fidanzato di quest’ ultima ,nordafricano, per gelosia aveva verbalmente aggredito il loro conoscente. La lite comunque era stata solo verbale. I tre al termine delle procedure di identificazione venivano congedati ei resi edotti delle proprie facoltà di legge.

Alle ore 23.55 circa una pattuglia della Squadra Volanti  interveniva in Piazza Vittorio Emanuele da  personale medico (Pubblica Assistenza) in difficoltà con soggetto ubriaco e molesto. Sul posto l’uomo veniva identificato per un 55enne, noto agli operatori, che risultava parzialmente collaborativo perché non gradiva, a causa dell’evidente abuso di alcool, la presenza dei soccorsi. Dopo esser stato riportato alla calma dai poliziotti,, riferiva di aver subito un’aggressione da due soggetti di carnagione scura,  che a suo dire senza motivo lo colpivano al polso e al ginocchio, senza procurargli danni evidenti, ma non riusciva a fornire una descrizione degli aggressori. Il soggetto rifiutava categoricamente i soccorsi, veniva reso edotto delle proprie facoltà e si allontanava autonomamente.


Autolinee Toscane: “Troppi autisti malati e in quarantena, servizio a rischio”

Stalker seriale non si rassegna e finisce in manette