I medici omeopati al seguito delle truppe borboniche, che dall’Austria giunsero nel regno di Napoli, duecento anni fa introdussero l’omeopatia in Italia. Dieci anni fa a Firenze nel salone de’ Dugento in Palazzo Vecchio fu pubblicato il Manifesto per la medicina integrata e condiviso da tutte le principali istituzioni nazionali della medicina convenzionale.

Per festeggiare i due eventi domani, giovedì 2 dicembre 2021, alle ore 15, in sala Affreschi nel Palazzo del Pegaso, via Cavour 4 a Firenze si svolgerà il convegno L’ omeopatia in Italia dalle origini ai nostri giorni.

In apertura dei lavori porteranno i loro saluti Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana, Simonetta Bernardini, presidente Società italiana di omeopatia e medicina integrata, Cristina Giachi, presidente della commissione Cultura, e Enrico Sostegni, presidente della commissione Sanità.

Seguiranno gli interventi di Francesco Eugenio Negro su L’Omeopatia in Italia nel 1821, Paolo Negro su Omeopatia e filatelia, Francesco Macrì su Il Manifesto per la Medicina Integrata, Rosaria Ferreri su Omeopatia a Pitigliano e in USL Sudest, Elio Rossi su Omeopatia in AUSL Toscana Nord Ovest – Lucca, Sergio Segantini su Omeopatia in USL Toscana Centro Firenze.

L’accesso in presenza all’iniziativa è gratuito e sarà contingentato ai sensi della normativa per il contenimento del contagio da Covid-19. Sarà necessario esibire la certificazione verde Covid 19 “Green pass”, come stabilito dalle disposizioni vigenti.


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