“Il rapporto annuale sulle ecomafie di Lagambiente, disegna quel quadro preoccupante per la Toscana che come Lega denunciamo ormai da tempo”. Lo sostiene Elena Meini, consigliere regionale della Lega in Toscana e presidente della Commissione d’inchiesta sulla criminalità e le infiltrazioni mafiose in Toscana. “Purtroppo – afferma Meini – ormai da tempo è finito il mito sostenuto dalla sinistra di una Toscana isola felice. La triste realtà è che le infiltrazioni mafiose, specie in quel fragile sistema che è l’ambiente, sono ormai diffuse su tutto il territorio. Lo scandalo del Keu nella zona del cuoio è l’apice di un sistema che ormai da tempo si stava palesando, dal nord al sud della Regione”. Elena Meini non appare sorpresa, ma la preoccupazione è molta. “Per troppo tempo tutto è sembrato bello, ma non era così – sostiene la consigliera Lega – e le inchieste stanno dimostrando quella che da tempo è la mia idea, cioè che la Toscana non sia una Regione di ramificazione della criminalità mafiosa, ma di servizi, cioè dove i suoi affari e la possibilità di fare guadagni è fertile. Questo perché nella politica ambientale ci sono dei vuoti importanti, uno su tutti quello sul piano dei rifiuti. Per la consigliera del carroccio c’è bisogno di “agire e farlo in fretta, perché il rischio è che la criminalità qui metta radici solide e che la situazione diventi irreversibile”.


Stella (FI): “Basta ritardi e convogli soppressi, è ora di portare a compimento nodo Tav

La comunità senegalese scende in piazza