È Agnese Pini la comunicatrice toscana 2021. Pini, la più giovane direttrice di un quotidiano, alla guida de La Nazione dal 2019, è la vincitrice della quinta edizione del “Comunicatore toscano dell’anno” organizzato dal Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni) della Toscana. Prima di lei si erano aggiudicati il titolo Elena Favilli, Iacopo Melio e Ilaria Bidini, Massimo Sestini, Fuad Aziz e Francesca Sivieri. Il riconoscimento le è stato consegnato questa mattina, durante la cerimonia che si è svolta nella Biblioteca della Toscana Pietro Leopoldo. A premiarla il presidente del Corecom Enzo Brogi. Agnese Pini, classe 1985, giornalista nata a Carrara, è la prima donna, in 160 anni, a dirigere lo storico quotidiano La Nazione e ha assunto l’incarico a soli 34 anni. Laureata in Lettere all’Università di Pisa nel 2007 con una tesi sul carteggio tra Michelangelo Buonarroti e Vittoria Colonna, Agnese Pini ha iniziato a collaborare proprio con la Nazione, redazione di Carrara, a 21 anni. Nel 2009 si è iscritta alla Scuola di giornalismo Walter Tobagi di Milano. In seguito si è occupata di cronaca nera e giudiziaria per Il Giorno e ha collaborato con l’agenzia Ansa, con Il Gruppo editoriale L’Espresso e con Mondadori. Nel 2016 è tornata alla Nazione, edizione di Siena, come vice caposervizio e l’anno successivo è passata alla redazione fiorentina, prima come vice capocronista e poi come vicedirettrice del quotidiano, fino alla direzione assunta nel 2019.
“In questi due anni e mezzo di direzione – ha detto Brogi -, Agnese Pini ha rinnovato lo stile, l’immagine e i contenuti della Nazione, affermandosi anche come commentatrice sui temi di attualità in numerose trasmissioni televisive, attraversando i mesi della pandemia con competenza, garbo e grande capacità comunicativa. Il suo volto, così come la sua penna, hanno riportato Firenze e la Toscana sulla scena mediatica nazionale, contribuendo a contrastare l’evidente declino della carta stampata e, con esso, del giornalismo e dell’informazione più in generale, sempre più messa in discussione da fake news e disinformazione”.