“Abbiamo serie perplessità in merito all’adozione del Green Pass per le strutture alberghiere. Non è altro che l’ennesima mazzata per il settore, se fossero confermate le indiscrezioni registrate nelle ultime ore.

L’obbligo di Green Pass per gli alberghi è un errore al quale porre immediato rimedio se si considera che tali strutture, sin dall’inizio della pandemia, si sono immediatamente adeguate al rispetto dei protocolli anticontagio, spendendo decine di migliaia di euro per la sanificazione dei locali.

Le strutture ricettive costituiscono un comparto nevralgico per il tessuto produttivo della città di Firenze e in generale per le città d’arte che, purtroppo, hanno già registrato un calo di fatturato rilevante.

A ciò si aggiunge l’errore paradossale presente nella bozza di decreto. Per gli alberghi sembra che non ci sia una data limite entro cui adeguarsi al Green Pass. Tale dimenticanza comporterà pertanto che chi oggi alloggia in una struttura ricettiva, domani potrebbe essere allontanato se non in possesso almeno di un Green Pass ‘base’, ovvero ottenuto anche sulla base di un semplice tampone negativo.

È evidente ormai che esiste una linea sottile fra la pandemia e le misure assunte dal precedente e dall’attuale Governo che di fatto arrecano danni del tutto evitabili alle categorie produttive in particolar modo a chi si occupa di turismo”. Lo dichiarano Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, e Francesco Palmigiani, responsabile turismo per FdI in Toscana.


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