Sono 9 i Comuni sotto i 15mila abitanti che si aggiudicano gli oltre 5 milioni di euro da parte della Regione per progetti di rigenerazione urbana, ovvero interventi per la riorganizzazione e qualificazione del patrimonio edilizio esistente, di spazi pubblici, delle aree urbane degradate e di quelle dismesse da riorganizzare funzionalmente.

E’ uscito il decreto che approva la graduatoria e rassicura anche i Comuni che sono rimasti fuori: le loro proposte progettuali non oggetto del finanziamento convergeranno nel parco progetti della Regione.
In base al decreto appena uscito le risorse vengono assegnate a Comuni in provincia di Massa-Carrara, Lucca, Grosseto, Siena, Arezzo. A pari merito ci sono i Comuni di Bagnone (Ms) e Castelnuovo Garfagnana (Lu).

Al primo vengono assegnati oltre 200mila euro di contributi, al secondo 772mila. A Bagnone il progetto riguarda il recupero e lo sviluppo del centro storico attraverso interventi di rifunzionalizzazione e riqualificazione partecipati, mentre a Castelnuovo Garfagnana si tratta di una ristrutturazione  edilizia e rigenerazione urbana con interventi di edilizia sostenibile e valorizzazione degli spazi aperti e aree a verde.

Le risorse assegnate tramite bando sono nello specifico 5.093.086,31milioni, ricorrendo a risorse della legge 145/2018 e tramite fondi regionali,  suddivisi in due annualità: 2.193.086,31 nel 2022 e 2.900.000,00 nel 2023.

A seguire, in graduatoria, il Comune di Santa Fiora (Gr), Chianciano Terme (Si) a pari merito con Fabbriche di Vergemoli (Lu), Lucignano (Ar), Montepulciano (Si). E infine Chiusi della Verna (Ar) e Arcidosso (Gr).

“L’obiettivo- spiega l’assessore alle infrastrutture e governo del territorio Stefano Baccelli- è quello di migliorare la qualità della vita nelle aree urbane e nelle aree interne della Toscana, in coerenza con il quadro strategico regionale per uno sviluppo sostenibile ed equo. Attraverso questo tipo di finanziamenti si va ad incidere nel tessuto urbano strettamente connesso a quello sociale. Il che significa ridurre i fenomeni di marginalizzazione e di degrado sociale, migliorare anche la biodiversità, la sicurezza dei luoghi e anche la mobilità”.

Il limite massimo massimo del contributo richiesto è 800mila euro e ciascun Comune poteva fare richiesta di contributo per un solo intervento. I contributi potevano essere erogati fino ad un massimo dell’80per cento delle spese ammissibili effettivamente sostenute per la realizzazione dell’intervento e possono essere utilizzati esclusivamente per il cofinanziamento di spese di investimento.

Baccelli, tornando sui Comuni esclusi, sottolinea che potranno comunque far parte del Parco progetti per il quale la giunta ha già dato il via libera alla manifestazione di interessi, fermo restando l’intenzione di procedere nei prossimi due anni allo scorrimento della graduatoria, con l’obiettivo di dare risposta alle numerose progettualità presentate dai Comuni.

“E’ il segnale – conclude l’assessore al governo del territorio – che per noi la rigenerazione urbana è prioritaria e va premiata. La manifestazione di interesse che abbiamo varato raccoglie le varie proposte progettuali presenti sui territori che vanno in questa direzione. E’ questa una delle sfide del futuro, Il concetto di recupero, riuso e riqualificazione degli spazi,  riorganizzazione urbana nell’ottica della valorizzazione della Toscana diffusa, sono obiettivi che ci siamo prefissi e che , visti gli ottimi risultati che stanno riscuotendo i progetti, stiamo centrando”.


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