All’inizio del mese di novembre due concerie storiche del Comune di Fucecchio, Alba e Pegaso, hanno aperto procedura di licenziamenti collettivi per 18 esuberi su 88 addetti.

La Filctem Cgil e la Femca Cisl hanno chiesto immediatamente il ritiro di tali procedure e l’utilizzo di altri strumenti attualmente a disposizione (cassa Covid e cassa straordinaria). Siamo infatti nel bel mezzo di una fase di ripresa caratterizzata da elementi di fragilità e non possiamo pensare a licenziamenti tout court che produrrebbero un impatto sociale devastante oltre alla dispersione di importanti professionalità per il settore.

C’è inoltre una legge di bilancio in discussione e un confronto con i sindacati su temi che a nostro avviso dobbiamo necessariamente valutare prima di parlare di licenziamenti, oltre al fatto che il 2022 potrebbe caratterizzarsi per il consolidamento di una ripresa strutturale.

Non avendo ricevuto riscontri alle richieste effettuate abbiamo chiesto l’attivazione dell’Unità di Crisi della Regione Toscana, a cui continueremo a rivendicare tali posizioni.


Banche, in Toscana allarme servizi e credito: presentato studio Fisac Cgil

Agricoltura, bando da 4 milioni a sostegno degli allevatori di suini