Il caso Gkn ha riportato al centro del dibattito pubblico la questione delle delocalizzazioni e la necessità di una nuova politica industriale che salvaguardi i posti di lavoro.

Lunedì dalle 14 nell’Aula Magna della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, l’Istituto di Economia organizza l’incontro ‘Lavoro, delocalizzazioni e politica industriale a partire dal caso Gkn’, un’occasione per sviluppare un’analisi sul processo di delocalizzazione delle attività produttive del settore manifatturiero italiano, discutendo tendenze, risposte della politica economica e costi sociali’.

“Gkn – spiega il Sant’Anna in una nota – è un’impresa di grandi dimensioni, rappresenta un punto di accumulazione di una molteplicità di tendenze che caratterizzano la manifattura italiana: finanziarizzazione, partecipazione a una fitta catena del valore e tentativi di espulsione di forza lavoro. Il licenziamento dei suoi lavoratori e lavoratrici comporterebbe infatti la perdita di oltre 500 posti di lavoro diretti, a cui si aggiunge l’indotto a essa legata. La procedura di licenziamento, le cui modalità sono state dichiarate illegittime per comportamento antisindacale da una recente sentenza, è stata avviata nonostante le potenzialità economico-produttive del sito. Il costo sociale dell’intera operazione si estende in primis ai lavoratori e lavoratrici dell’indotto, ma riguarda il più ampio sistema-paese potenzialmente deprivato di conoscenze e competenze oltre che salari e occupazioni”.

A partire dal caso Gkn, l’evento si interroga sul ruolo delle relazioni e della politica industriale, e in generale sulle sfere e modalità di intervento dello Stato, anche alla luce delle proposte di legge avanzate per frenare le delocalizzazioni.


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