La Sezione Catturandi della Squadra Mobile della Questura ha rintracciato e tratto in arresto, un 50enne di Pisa, con alcuni precedenti. L’ uomo era stato controllato di sera sul viale delle Cascine, ad un posto di controllo effettuato da una pattuglia della Squadra volanti: visti i suoi precedenti e l’ atteggiamento guardingo, i poliziotti decisero di effettuare una perquisizione sul posto, e la loro intuizione fu confortata dal ritrovamento di due coltelli a serramanico nella disponibilità dell’ uomo, che non ne volle motivare il porto in luogo pubblico.

I coltelli furono sequestrati e l’ uomo fu denunciato per violazione della legge sulle armi; divenuta definitiva la condanna a 10 mesi di reclusione al domicilio, del suo rintraccio è stata incaricata la Polizia di Stato che, dopo averlo rintracciato e notificato il provvedimento, lo ha scortato preso la sua abitazione dove sconterà la pena comminatagli.

Le pattuglie della Squadra Volanti della Questura sono intervenute ieri intorno alle 13.30 al passaggio a livello di via di Putignano, dove un’ anziano residente era stato avvicinato da due soggetti che, simulando di essere stati inavvertitamente colpiti allo specchietto della propria vettura dall’ anziano in transito in senso opposto sull’ altra corsia di marcia, pretendevano un risarcimento immediato ed in contanti sul posto.  L’ anziano, subodorando una truffa (c.d. dello specchietto), ha simulato di allertare un familiare ma in realtà ha chiamato il 112 NUE (Numero Unico Europeo); una volante si è fiondata sul posto e ha bloccato l’ auto dei due truffatori, che nel frattempo avevano mangiato la foglia, poco distante dal luogo. I due, residenti tra Adrano e Noto (CT), 31 e 18 anni, con precedenti specifici, al termine degli accertamenti  sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per il reato di tentata truffa in concorso. Oltre a rispondere penalmente del misfatto, ai due è stato anche intimato, con la misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio simultaneamente disposto dal Questore, di fare rientro nei luoghi di residenza, con divieto di ritorno a Pisa per 3 anni pena ulteriore denuncia alla procura della Repubblica.      


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