Si è conclusa in mattinata una complessa attività investigativa diretta dalla Procura di Piacenza e condotta dalla Polizia di Stato che grazie ai poliziotti della Stradale di Massa Carrara, Piacenza e Pontremoli, ha smascherato un’articolata organizzazione criminale dedita allo sfruttamento di conducenti di autotreni di nazionalità romena.

Undici persone sono state poste agli arresti domiciliari su ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Piacenza. Coinvolti un centinaio di autisti che, sotto la minaccia del licenziamento, erano costretti, anche nei periodi destinati al riposo, a vivere reclusi in una sorta di accampamento privo di ogni servizio igienico, allestito presso un piazzale in uso a una delle maggiori società di autotrasporto di Piacenza. Gli autisti erano costretti a dormire e soggiornare in pianta stabile nelle cabine dei camion in sosta, a scaldarsi con stufe improvvisate e utilizzare cucine ricavate da pancali e fusti per uso industriale. L’indagine nasce alla fine di ottobre del 2019, quando una pattuglia della sottosezione autostradale di Pontremoli fermò per un controllo un autista di origine romena che aveva esibito il proprio contratto di lavoro apparso però agli occhi esperti dei poliziotti falsificato nella data di scadenza.


Fucecchio: 18 licenziamenti nelle concerie, protestano Filctem Cgil e Femca Cisl

Cadavere in strada, ipotesi omicidio