Continua l’investimento della Regione Toscana sulla formazione. Arrivano altri 624 mila euro per sostenere percorsi di acquisizione di competenze e riqualificazione di lavoratrici e lavoratori. “Nello specifico – spiega l’assessora al lavoro e alla formazione Alessandra Nardini – abbiamo approvato due delibere per sostenere e accompagnare chi lavora in settori interessati dai processi di transizione green e digitale e per rafforzare i percorsi di formazione rivolti a lavoratrici e lavoratori coinvolti in processi di riconversione, ristrutturazione aziendale e reindustrializzazione”.

L’assessora si riferisce nel primo caso alla delibera che stanzia 300 mila euro di risorse del Por Fse 14-20 su un avviso pubblico destinato ad agenzie accreditate per l’elaborazione di progetti formativi finalizzati a sviluppare l’uso e la conoscenza delle nuove tecnologie informatiche e di comunicazione da un lato e a acquisire conoscenze e sviluppare strategie per rispettare l’ambiente e promuovere uno sviluppo sostenibile dall’altro, attraverso l’uso di energie rinnovabili, la riduzione dei consumi e il riciclo dei rifiuti. Il bando rientrerà nell’ambito di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani.
Allo stesso tempo, una seconda delibera integra con 324.437 euro, provenienti da economie su precedenti progetti, le risorse stanziate alcuni mesi fa attraverso il Fondo Sviluppo e Coesione sull’avviso pubblico da 1 milione e mezzo di euro emanato nell’ambito della strategia regionale Industria 4.0 e rivolto a percorsi di formazione per la riqualificazione e ricollocazione di lavoratrici e lavoratori legati a piani di riconversione, ristrutturazione aziendale e reindustrializzazione. Alla scadenza dell’avviso nello scorso giugno, sono stati presentati 76 progetti, attualmente in corso di valutazione, il cui ammontare complessivo si attesta ben al di sopra dei finanziamenti inizialmente stanziati.“E’ un’integrazione di risorse – aggiunge l’assessora – che abbiamo ritenuto più che opportuna alla luce della strategicità dei settori su cui stiamo intervenendo e dal numero di richieste che sono arrivate”.

“La transizione e le trasformazioni che stanno interessando i processi produttivi e con loro l’intera società – conclude Nardini – devono essere un’opportunità e non,  invece, un rischio per chi attualmente è impiegato in quei settori. Dobbiamo salvaguardare i posti di lavoro e far sì che se ne possano creare di nuovi. Per questo siamo impegnati ad investire il più possibile nella formazione, per accompagnare questi processi e le due delibere che abbiamo approvato in Giunta si inseriscono proprio in questo  quadro”.


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