Purtroppo in mancanza di offerte o meglio del deposito cautelare di 10 milioni per poter partecipare all’asta del 30 settembre quest’ultima non potrà avere luogo.
Questo il quadro della situazione che vede un ulteriore rinvio per l’assegnazione, vendita di Perini Navi di Viaregigo e La Spezia, una realtà simbolo per la nautica della Versilia che però, probabilmente per un prezzo ancora troppo elevato stenta a trovare l’interesse di un acquirente.
Lo avevamo in parte inteso già nei giorni scorsi per la prudenza e la serietà della curatela che sarebbero potuti essere questi gli esiti.
Infatti, la richiesta di una proroga della cassa integrazione che abbiamo ricevuto oggi è maggiormente necessaria, proprio per poter garantire i lavoratori in attesa della finalizzazione della prossima asta, che auspichiamo avvenga sempre in tempi celeri ad un valore aziendale che tenga conto fino in fondo non solo della condizione debitoria cumulata, ma anche delle risorse necessarie per chi comprerà per riavviare un cantiere fermo da circa due anni.
In tal senso vorremmo che la Regione Toscana Fosse nuovamente presente ai tavoli che si succederanno per garantire formalmente che chi assumerà le attività di Perini Navi lo farà insieme alle concessioni demaniali e con tutte le garanzie dal punto di vista occupazionale ed industriale del caso.
Non ci possiamo permettere capitani di ventura senza risorse, caratteristiche e capacità industriali; purtroppo il passato recente ce l’ha insegnato e dobbiamo evitare il ripetersi di errori che ricadono poi sulla collettività locale, sui lavoratori e sulle imprese operanti nell’indotto aziendale.