I prezzi dei materiali sono aumentati, dal 30-35% fino a punte del 200%. C’è una carenza di materie prime, dal legno, al materiale isolante che è introvabile, ai manufatti edili: non necessariamente tale carenza si giustifica col fatto che le aziende si sono fermate nella produzione a causa della pandemia. Vorremmo capire perché questi materiali non sono più reperibili. E chiediamo al Governo ammortizzatori non solo per gli appalti pubblici, ma anche per quelli privati”. È la presa di posizione di Jacopo Ferretti, segretario generale di Confartigianato Imprese Firenze, che chiede chiarezza sull’aumento dei prezzi delle materie prime e agevolazioni.

“Il Ministero – ha aggiunto Ferretti – ha capito il problema e ha deciso che entro il 31 ottobre indicherà le variazioni superiori all’8% sugli appalti pubblici. Questa indicazione permetterà al direttore lavori dell’appalto del suolo pubblico di presentare una istanza di compensazione facendo presente che il materiale col quale è stata vinta la gara di appalto è rincarato e pertanto chiederà l’aumento della gara di appalto. Per questo il Governo si è dotato di un fondo da 100 milioni di euro, per il 2021, per compensare questi prezzi. Noi però chiediamo il perché c’è stato questo aumento e riteniamo che andrebbero trovati ammortizzatori anche sugli appalti privati, per contenere i prezzi”. 

Serve poi “prorogare il bonus del 110% o delle agevolazioni fiscali. La proroga è necessaria perché, in base alla mancanza dei decreti attuativi, tutti i lavori sono iniziati un anno dopo e quindi questo beneficio deve decadere un anno dopo”. Ferretti ha sottolineato che “l’aumento dei prezzi dell’edilizia sta causando notevoli preoccupazioni e ritardi: ad esempio il legno è aumentato del 40%. Il privato che si è trovato un preventivo con una cifra stabilita pre Covid, adesso si trova lo stesso preventivo raddoppiato e quindi potrebbe anche non fare più il lavoro”.


Confcommercio Toscana, Aldo Cursano eletto presidente

Si risolve positivamente la vertenza Sittel