I Carabinieri della Tenenza di Arcidosso hanno denunciato in stato di libertà due cittadini di origini straniere (uno nato a Comiso RG), entrambi residenti ad Arcidosso e con precedenti di polizia, per furto aggravato e ricettazione.
I fatti risalgono ad alcuni giorni fa, quando una coppia di turisti di nazionalità polacca, in vacanza sull’Amiata grossetana, nell’effettuare le operazioni di check in presso un b&b del posto, avevano lasciato le loro valigie all’esterno della struttura, con l’intento di portarle poi in stanza . Solo pochi minuti, il tempo di regolare le formalità con la reception, sono bastati ai due giovani, classe ’99 e ‘03, per adocchiare gli effetti personali, lasciati sulle scale del b&b, ed impossessarsene dandosi subito dopo alla fuga.
Le verifiche dei Carabinieri sono partite il giorno successivo: i turisti infatti non avevano avvisato subito l’Arma, ma avevano invece lasciato in giro per Arcidosso dei bigliettini, in cui veniva promessa una ricompensa a chi avesse ritrovato un peluche, di cui il biglietto riportava una fotografia. Il peluche infatti era all’interno di una valigia, per cui chi lo avesse in quel momento, poteva essere in possesso anche del resto. I militari sono intervenuti laddove uno dei due stranieri contattava il titolare della struttura riferendo di essere in possesso del peluche.
Anziché ricevere la ricompensa, il giovane ha trovato invece i Carabinieri, che da una immediata verifica della sua abitazione, hanno ritrovato le valigie con tutto il contenuto. Con il primo, è stato identificato anche il suo complice, residente nello stesso appartamento. Del resto, lo straniero non aveva fatto quasi nulla per nascondere le sue responsabilità: quando infatti il titolare del b&b, seguito dai Carabinieri, era andato a bussare alla sua porta, il responsabile aveva al piede delle ciabatte che il turista polacco ha subito riconosciute come sue. A poco sono valse le giustificazioni fornite dai responsabili nell’immediato, ovvero di aver trovato le valigie abbandonate lungo la strada: dovranno risponderne ora alla Procura di Grosseto.