I fatti risalgono allo scorso 22.07.2021, in Prato, i militari del nucleo investigativo del reparto operativo del locale comando provinciale carabinieri, hanno deferito in stato di libertà alla procura della Repubblica presso il tribunale pratese per “rapina aggravata in concorso” un 30enne nato nel Fujiang (r.p.c.) e un 23enne nato nello Zhejiang (r.p.c.) entrambi domiciliati a Prato.

I due uomini, celibi, disoccupati, pregiudicati, poiché, da immediate indagini, attivate a seguito delle denunce presentate a quest’ufficio da due loro concittadine cinesi di 46 e 48 anni che in questa città gestiscono un centro massaggi “abusivo” all’interno della casa in cui coabitano, s’appurava che i due si recavano al domicilio delle donne, e, dopo averle minacciate di morte a mano armata di mannaia per il taglio della carne e legate mani e piedi, sottraevano loro rispettivamente  € 3.500 ed € 2.300 in contanti + 17.000 yuan, tramite bonifico, effettuato con apposite applicazioni dei telefoni cellulari delle vittime, su un conto corrente bancario in china intestato allo Guan Shilun.

I due sono stati identificati mediante individuazione fotografica, quindi è stata acquisita traccia telematica della transazione in denaro e sequestrata la mannaia ed il nastro adesivo utilizzato per immobilizzare le donne che, refertate dai sanitari del locale ospedale civile, risultavano affette da “contusioni multiple” giudicate guaribili con 10 giorni di riposo e cure salvo complicazioni. 

Su tali immediate indagini effettuate, il p.m. Valentina Cosci ha chiesto al g.i.p. Francesco Pallini la custodia in carcere per i due ed il giudice ha accolto le richieste del pubblico ministero in concordanza con le risultanze investigative prodotte dai carabinieri.

Su tali basi, ieri 13.09.2021, alle ore 15.15, in prato, sempre i militari del nucleo investigativo del reparto operativo del locale comando provinciale carabinieri, dando esecuzione all’ordinanza per la custodia cautelare in carcere, emessa dal g.i.p. in 09.09.2021,  hanno arrestato per “rapina aggravata in concorso” i due rapinatori e un 47enne nato nel Fujiang, il quale dava alloggio ai due e come appurato da succesivi accertamenti partecipato attivamente alle violenze ed alle costrizioni ai danni delle due donne.  

Gli arrestati, espletate le formalità rito, sono stati associati alla casa circondariale di prato. il g.i.p. nell’ordinanza ha sottolineato che i tre malviventi, visto il loro modo d’agire, connotato da sicurezza ed efferatezza, confidavano nel fatto che le due vittime non avrebbero mai denunciato la cosa ma in questo caso specifico il “muro d’omerta” sembrerebbe crollato. 

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ultimo aggiornamento: 15-09-2021


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