“I nostri operatori sanitari sono allo stremo e intanto sono ancora ferme le assunzioni dei nuovi infermieri. Serve una seria riforma sanitaria”.
“La sanità toscana è in affanno e non si profilano, all’orizzonte, tempi migliori. Oltre ad un disavanzo di quasi 400 milioni di euro, da risanare entro dicembre, ci sono 50 mila interventi chirurgici in attesa. I vertici della Regione riferiscono che il forte disavanzo si sarebbe accumulato a causa delle tante assunzioni fatte lo scorso anno, molte delle quali a tempo indeterminato. Non comprendiamo perché Giani continui a vantarsi delle 6mila nuove assunzioni fatte da inizio pandemia: non sono sufficienti, sono prevalentemente stabilizzazioni e sono state in grado di assicurare soltanto la sostituzione dei neo pensionati. Intanto nonostante che Estar abbia fatto un concorso per nuovi infermieri, le Asl non hanno ancora provveduto alle assunzioni. Cosa stanno aspettando?

La coperta si fa cortissima ed è ipotizzabile che il contenimento della spesa avverrà attraverso la soppressione di attività sanitarie “non strategiche” (ci dovranno spiegare quale attività sanitaria sia di minore importanza tanto da essere definita “non strategica”) con conseguenze dirette sui volumi delle prestazioni erogate ai cittadini. 

I professionisti sono stanchi, i pazienti sono esasperati di fronte ad una macchina regionale inceppata che non ha ben chiaro quali saranno gli assetti futuri. La macro-fusione delle ASL è stata il frutto di una scelta puramente politica, tirata fuori dal cilindro a fine legislatura, senza alcun confronto o dibattito pubblico e priva della minima giustificazione tecnico-scientifica. La Toscana ha bisogno di una seria riforma sanitaria prima che sia troppo tardi”. Lo dichiarano Diego Petrucci, consigliere regionale di Fratelli d’Italia e membro della commissione sanità, e Antonella Scocca del dipartimento sanità di FdI-Toscana.


Torselli: “Non solo vaccini, tamponi gratuiti”

Afghanistan: la Toscana disponibile ad accogliere oltre 300 fuoriusciti