La vacanza in campagna è destinata a superare le città d’arte, grazie anche al turismo di prossimità con un italiano su tre (33%) che resterà all’interno della propria regione. È la seconda meta preferita dai turisti dopo il mare per effetto dell’emergenza sanitaria che ha fatto cambiare i programmi di una fetta consistente della popolazione nazionale. A dirlo è Coldiretti Lucca. In Toscana le strutture sono aumentate del 24% in dieci anni (oggi sono 5.033), i posti letto addirittura del 57%, sono 80mila, mentre le strutture che abbinano pernottamento e ristorazione, elemento imprescindibile per chi sceglie la campagna, del 50% (sono 1.439).

Un’azienda su due (44%) organizza attività didattiche. In provincia di Lucca la crescita è stata più contenuta ma progressiva con un incremento del 19% delle strutture, passate da 201 a 216 e dei posti di letto che oggi sono poco più di 2.300 (+13%).

“Al momento – spiega Francesca Buonagurelli, presidente Terranostra Coldiretti Lucca – non registriamo nessuna disdetta in Toscana negli agriturismi legata alla preoccupazione per la ripartenza dei contagi. Si va verso un agosto da tutto esaurito anche se, visto il periodo, è d’obbligo andare molto cauti”.