L’esame radiografico effettuato sul cadavere di Krystyna Novak ha evidenziato un corpo estraneo nel cranio. Potrebbe essere un proiettile: sarebbe la prova che la giovane è stata uccisa a colpi di pistola.
Si tratta del corpo che gli inquirenti sono convinti appartenga alla 29enne originaria dell’Ucraina scomparsa dal 1° novembre da Orentano, in provincia di Pisa, e della cui morte (e occultamento di cadavere) è accusato il vicino di casa ed ex socio in affari del compagno della Novak, Francesco Lupino. Il prossimo 11 giugno la Procura dovrebbe affidare un ulteriore accertamento tecnico sia sul cellophane che sul nastro isolante con i quali il corpo della giovane, ritrovato lo scorso 20 maggio in un casale abbandonato a pochi chilometri da dove la ragazza viveva, era stato avvolto.
Ulteriore accertamento sarà fatto sulla pistola che è stata trovata poco prima del ritrovamento del cadavere, abbandonata in un canale, e che si sospetta sia l’arma con cui Lupino ha sparato a Krystyna. Restano invece pochi dubbi sul fatto che il cadavere sia effettivamente quello della Novak: il corpo è stato trovato mutilato dagli animali, ma portava ancora al dito l’anello di fidanzamento che le aveva regalato il compagno e che la polizia ha riconosciuto da una foto.