Mazzette in cambio di autorizzazioni per il trasporto commerciale, rilasciate senza incassare gli oneri per lo Stato. Per questo tre dipendenti della Provincia di Massa-Carrara sono finiti agli arresti grazie ad una operazione della Guardia di finanza di Carrara, su delega della Procura di Massa in un inchiesta per falso e truffa ai danni dello stato, oltre che per corruzione.
Le tre persone finite in manette lavorano nel settore trasporti terresti della Provincia di Massa Carrara. Arresti domiciliari a che per il titolare di una delle ditte coinvolte, e di altri 8 gestori di ditte di trasporti. In corso perquisizioni personali e negli uffici, alla ricerca di altro materiale probatorio.
Le indagini, coordinate dalla dottoressa Alessia Iacopini della Procura della Repubblica di Massa diretta dal dottor Piero Capizzoto, sono durante oltre un anno e hanno permesso di individuare un sistema di corruzione assodato, con tanto di vero e proprio tariffario per il rilascio illecito delle autorizzazione necessarie ai trasporti commerciali su territorio provinciale. Col sistema parallelo di pagamento le ditte avevano corsie preferenziali per il rilancio dei permessi stessi. I pagamenti avvenivano lontano dagli uffici della Provincia, tramite un sistema di buste piene di denaro, il cui sistema è stato scoperto soprattutto grazie alle intercettazioni telefoniche. I funzionari arrestati avevano anche previsto di rilasciare alle ditte coinvolte nell’inchiesta permessi permanenti, per non insospettire gli uffici e i superiori.