Il tragico incidente sul lavoro verificatosi ieri lascia sgomenti e attoniti. Insieme a quello precedente, che aveva coinvolto un altro giovanissimo operaio, e a tutti gli episodi in cui persone hanno perso la vita o hanno ricevuto danni per infortuni in aziende del distretto pratese, la morte della lavoratrice in orditura addolora l’intero mondo del tessile. 

“Quando accadono eventi così gravi e sconvolgenti si prova un forte senso di smarrimento – commenta il vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Francesco Marini -. Sembra che tutto quello che è stato fatto per la sicurezza sia stato inutile: i protocolli condivisi fra le parti sociali, la formazione, le iniziative innovative online realizzate negli anni e nelle quali abbiamo fortemente creduto, impegnandoci al massimo per rendere tutto ciò efficace. Dobbiamo comprendere che invece la strada che abbiamo imboccato ormai da molti anni è quella giusta e che dobbiamo insistere in quella stessa direzione, con la massima determinazione. Dobbiamo anche, parallelamente, capire quali sono i punti deboli della sicurezza nel tessile pratese, i problemi ancora aperti che hanno permesso che accadessero incidenti così gravi. Come Confindustria Toscana Nord porteremo il tema a tutti i tavoli di enti competenti in cui abbiamo una nostra rappresentanza: dobbiamo analizzare assieme ai sindacati dei lavoratori ciò che è accaduto negli ultimi anni, cercare le falle e porvi rimedio. Lo dobbiamo a chi sul lavoro ha perso la vita e a chi tutti i giorni va in azienda e deve poter essere certo di tornare a casa sano come vi è entrato.”


Sicurezza lavoro, Roscani (GN-FDI): con il lavoro si deve vivere, non morire

Codice giallo per mareggiate e vento dalle ore 6 di mercoledì 5 maggio