E’ di questi giorni l’esecuzione di alcuni controlli eseguiti in forze dai Carabinieri di Prato che hanno visto impegnati oltre alla linea territoriale anche le componenti specializzate dell’ Ispettorato del Lavoro e dei Carabinieri della Stazione Forestale di Prato, che si sono avvalsi del supporto del personale degli uffici Ispettivi di INPS e USL.
A seguito delle operazioni sono state controllate una serie di aziende nel settore manifatturiero e del commercio tessile riscontrando per due di esse specifiche irregolarità.
La prima irregolarità è stata contestata al titolare di un’ attività manifatturiera tessile di Carmignano al quale è stato rilevata la violazione dell’art. 258/3 del Codice dell’Ambiente, sanzionato con oltre 2.000 euro di multa per l’irregolare tenuta dei registri di carico e scarico dei rifiuti. Infatti tale irregolarità è molto frequente poiché strumento propedeutico a far perdere traccia dei rifiuti che possono essere così avviati ad un potenziale smaltimento illecito con risparmio sui relativi costi. Inoltre far sparire illecitamente i rifiuti derivanti dalle attività produttive, copre per i produttori il rischio che dalla quantificazione dello scarto possa risalirsi all’effettività della produzioni, rendendo più riscontrabili i controlli fiscali e quindi impedendo la commercializzazione sommersa.
Altra sanzione è stata invece comminata al titolare di un Pronto moda di via Chemnitz a Prato. Per lui la contestazione eseguita dai Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro è scattata a seguito dell’accertata inosservanza delle misure per il contrasto al contenimento del contagio da Coronavirus sui luoghi di lavoro.