A Canorri (Lucca) parte il progetto riviolto ai giovani #cheparcovuoi.Rendere le aree verdi più significative del territorio, in particolare, il Parco Pandora di Segromigno in Monte e l’area sul retro del palazzo Comunale di piazza Aldo Moro, spazi di tutta la comunità, attraverso la partecipazione attiva di associazioni e cittadini, in particolare dei giovani dai 15 ai 25 anni e delle famiglie che abitano nelle zone limitrofe. Questo l’obiettivo principale del progetto #Cheparcovuoi promosso dal Comune e gestito dall’associazione Itaca in collaborazione con le associazioni La tenda, S.O.F.A., Artebambini e ‘Terra di Tutti’ che vede un finanziamento regionale di 22.500 euro nell’ambito di interventi a favore delle politiche locali per la sicurezza della Comunità toscana.
Il progetto, che prenderà il via domani (martedì) e si svolgerà fino al prossimo 10 ottobre, prevede una serie di attività  finalizzate a incentivare lo sviluppo di una sicurezza partecipata a partire dalla cura  degli spazi come fattore di prevenzione di comportamenti devianti, a rendere le due aree pubbliche fruibili dai cittadini in tutte le ore della giornata, a coinvolgere gruppi di  cittadini attraverso un percorso partecipativo che li renda protagonisti dalla progettazione alla costruzione del modello di gestione degli spazi nel lungo termine, nonché alla promozione del protagonismo giovanile attraverso attività culturali e formative e all’individuazione di un modello di gestione condiviso tra cittadini , associazioni e amministrazione.

“Con questo innovativo progetto intendiamo coinvolgere la cittadinanza e, in particolare i giovani, in un percorso volto a garantire inclusione e vita di comunità in due aree verdi particolarmente significative che hanno manifestato alcuni segni di fragilità sociale – spiega il vice sindaco con delega alle politiche giovanili, Matteo Francesconi-  L’obiettivo è rendere questi luoghi pubblici spazi di tutta la comunità garantendone sicurezza e fruibilità da parte di tutti i cittadini in tutte le ore della giornata, innescando un percorso partecipativo che veda protagoniste soprattutto le nuove generazioni nello sviluppo di un modello di gestione anche attraverso la partecipazione a varie attività laboratoriali. Vogliamo insomma attivare i giovani, ascoltando le loro idee e traducendole in progetti per le diverse fasce di età. Un percorso che si svilupperà per alcuni mesi e che sfocerà nella costruzione di un patto di amministrazione condivisa tra cittadini, associazioni e amministrazione comunale”.


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