Le temperature sotto zero hanno danneggiato almeno il 40% dell’uva nel livornese, terra delle Doc di Bolgheri e Sassicaia, Suvereto, Terratico di Bibbona ed il 60% in quella di Pisa caratterizzato dalla Doc di Terre di Pisa, Montescudaio e San Torpè, Val di Cornia. La gelata non ha risparmiato nemmeno l’Elba dove si produce il famoso aleatico. A poco è servita la coraggiosa contromisura messa in campo dai viticoltori che in diverse zone della costa sono ricorsi all’utilizzo della paglia bagnata per riscaldare le viti. E’ quanto emerge dalla stima di Coldiretti Pisa e Livorno sugli effetti dell’ondata di freddo che ha interessato la Toscana nelle scorse ore.
“Paradossalmente – spiegano Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Pisa nonché Coldiretti Toscana e il presidente di Livorno, Simone Ferri Graziani – il rialzo anomalo delle temperature registrato nelle scorse settimane è stato l’innesco per i danni odierni in quanto le piante avevano accelerato il ciclo vegetativo. I germogli, soprattutto delle varietà precoci, sono ghiacciati e questo significa un calo della produzione di uva che a sua volta significa un calo di prodotto finale. Il quadro complessivo è molto preoccupante. – ammettono Filippi e Ferri Graziani – Questa gelata rende ancora più complicata la ripresa di un settore, come quello del vino, che è stato già fortemente penalizzato dalla chiusura di bar e ristoranti”.
Nel frattempo Coldiretti ha chiesto alla Regione Toscana lo stato di calamità naturale e informa le imprese che sul sistema Artea, fino al 30 aprile, sarà possibile segnalare i danni subiti.
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